Andrea Dovizioso ha chiuso al 6° posto la gara della MotoGP 2020 a Portimao. E mentre Ducati ha vinto il titolo Costruttori, per il forlivese è stato l’ultimo GP prima di ritirarsi dalle competizioni. In un classico dopogara di fine stagione, la sua bocca è pervasa da un sapore dolce-amaro. Gli tornano in mente l’entusiasmo dei primi tempi e i successivi trionfi in sella alla Desmosedici. Talvolta adombrati da un feeling non sempre costante. Ci sono state piste in cui il binomio è spesso andato fortissimo (Mugello e Zeltweg, in primis); altri in cui invece ha sempre faticato (Phillip Island e Jerez, ad esempio). E poi c’è la 3° categoria: quei weekend in cui il feeling è altalenante e dopo qualifiche modeste si disputa una gara di tutto rispetto. Quest’ultimo weekend ne è stato un esempio calzante.
Andrea Dovizioso dopo la gara di MotoGP 2020 a Portimao
Com’è stata questa (ultima) gara con Ducati?
“Sono abbastanza contento per il 6° posto finale. Eravamo veloci (la Desmosedici di Dovi ha sfiorato i 352 km/h, NDA), ho superato Crutchlow e me la sono giocata con Nakagami. Mi dispiace non aver trovato subito il feeling giusto dal Venerdì.”
Che effetto ti fa pensare che questa sia stata la vostra ultima gara insieme?
“In questi 7 anni abbiamo fatto qualcosa di straordinario, insieme. Mi dispiace non aver sempre raccolto quanto potevamo, ma nel 2013 nessuno si sarebbe aspettato le vittorie che abbiamo conquistato.”
Pensi ti mancheranno le corse?
“Non lo so. Per ora voglio tornare a casa, godermi il tempo libero e soprattutto la mia famiglia. Girerò molto di più in Motocross: la specialità da cui tutto è iniziato.”