MotoGP Qatar 2019 – Secondo i tecnici Brembo che lavorano a contatto con tutti i piloti della MotoGP, il Losail International Circuit rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni. Situato a 23 km a nord di Doha, il tracciato è costato 60 milioni di dollari statunitensi ed è stato inaugurato nell’ottobre del 2004. La gara in notturna permette di ammirare l’incandescenza dei dischi freno in carbonio nelle frenate più violente.
In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 3, eguagliato da altre 9 piste.
Lo sforzo dei freni Brembo in pista
Le 16 curve della pista richiedono l’intervento dei freni in 11 punti. Per questa ragione dalla partenza alla bandiera a scacchi i piloti si servono dei freni 242 volte, il valore più alto di tutte le piste asiatiche. Così come a Brno e Motegi, i freni sono in funzione per oltre 33 secondi al giro. In Qatar i freni vengono usati per poco più di 12 minuti, equivalenti al 29 per cento della gara. La decelerazione media di 1,2 g è invece in linea con quella della maggioranza delle piste del Mondiale.
Sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva del freno dalla partenza alla bandiera a scacchi il valore supera i 9 quintali e mezzo. Per fare un paragone con la Superbike, sono quasi 5 quintali in più del carico complessivo sulla leva esercitato da Alvaro Bautista in gara 1 del primo round in Australia.
Tre le frenate impegnative
Delle 11 frenate del Losail International Circuit 3 sono considerate altamente impegnative per i freni mentre 5 sono di media difficoltà e 3 sono light.
Complice il rettilineo di 1.068 metri che la precede, la frenata alla prima curva dopo il traguardo è la seconda più difficile dell’intero Mondiale: le MotoGP arrivano a 350 km/h e rallentano fino a 104 km/h esercitando un carico sulla leva del freno di 5,1 kg. Per impostare la curva, i piloti frenano per 4,9 secondi durante i quali percorrono 267 metri. La pressione dell’impianto frenante raggiunge invece gli 11 bar.
Impegnativa è anche l’ultima curva della pista per i 178 metri di frenata: le moto perdono quasi 150 km/h e i piloti subiscono una decelerazione di 1,4 g cioè quasi 0,1 g in più di quella che fa registrare una Porsche 911 GT3 in frenata partendo da 200 km/h. L’impianto frenante delle MotoGP raggiunge in questa sezione della pista i 9,9 bar di pressione.
Valori superiori di decelerazione (1,5 g), carico sulla leva (4,7 kg) e pressione dell’impianto (10 bar) si registrano alla curva 4: la frenata dura 3,3 secondi perché le moto pur arrivando più veloci entrano in curva a 120 km/h.