La gara di Valencia ha chiuso la stagione 2019 della MotoGP. Una gara significativa, che ha catalizzato aspettative storiche e future. 12° vittoria stagionale di Marquez, che da solo conquista anche il prezioso titolo Costruttori, completando en plein; 2° Fabio Quartararo; 3° Jack Miller. Ancora 3 marche nelle prime 3 posizioni all’arrivo.
Labor limae
Fabio Quartararo scatta dalla pole ma, con Marquez nei paraggi non ci si può rilassare. Parte forte, sopravanzato da Jack Miller, ma Marquez scivola in 6° posizione: la chance di una 1° vittoria in MotoGP è lì, a portata di mano. El Diablo, chirurgico nei tratti più guidati, archivia ben presto la “pratica Miller” ed implementa una fuga solitaria. Marquez lavora a testa bassa e, metro dopo metro, riagguanta il rivale Quartararo. Una volta alle sue spalle, Marquez supera Quartararo con una staccata profondissima alla curva 10, costringendo il rivale ad una ripartenza non prevista. Giro dopo giro, la Honda di Marc (e forse anche Alex) Marquez si allontana dalla Yamaha di Quartararo. Nel frattempo, Jack Miller sembra ridurre il distacco dal Rookie of the year ma non riuscirà a concretizzare un sorpasso. Marquez vince, Quartararo rimanda al prossimo anno l’agognata 1° vittoria in MotoGP; Miller si conferma un concreto inteprete della Ducati Desmosedici.
La parola ai piloti
Marquez commenta il suo dominio con un analisi sul campionato:
“Una gara molto dura. Oggi Fabio era velocissimo e per distanziarlo ho dovuto spingere al massimo. Credo sia il più rapido sul giro secco. Il 2019 è stato un anno meraviglioso: ho vinto 3 titoli importanti, per me, per il mio team ed i nostri sponsor. Sono stato veloce ed ho imparato ad accontentarmi, quando necessario (lo confermano i 18 podi su 19 disponibili).”
Quartararo appare piuttosto soddisfatto della gara, quanto della stagione appena conclusa:
“Oggi ho fatto il massimo, perciò sono soddisfatto. Durante la stagione ho raccolto 6 Pole position e 7 podi: non è stato facile, ma grazie al mio impegno ed al mio team, sono riuscito ad essere veloce.”
Miller, dalla sua, riflette sul rendimento altalenante della sua Ducati durante la stagione:
“Sono molto soddisfatto del mio passo gara: ringrazio il mio team per l’ottimo lavoro. Durante l’anno la combinazione tra moto e gomme non ha reso sempre al meglio: in alcune situazioni, sono riuscito a sfruttarle bene; in altre meno.”
Duelli anche in MotoGP a Valencia
Come già emerso nelle qualifiche, il layout piuttosto tortuoso di Valencia tende a calmierare i riscontri cronometrici sul “giro a vita persa”, amplificando però le differenze tecniche sulla lunga distanza. Interessante il confronto diretto tra Andrea Dovizioso ed Alex Rins per la 4° posizione: 2 piloti dalla guida differente, in sella a mezzi costruiti con filosofie diametralmente opposte; la bagarre si è risolta sul traguardo a favore del forlivese, per 0.182″. Rins giungerà 5° al traguardo.
Questo tracciato così tecnico, favorisce però anche le cadute. Tra i ritirati annoveriamo: Crutchlow, Morbidelli, Iannone, Petrucci, Zarco e Lecuona. Questi ultimi 3, sono stati protagonisti di un singolare episodio durante il 14° giro, alla curva 6: Petrucci cade dopo aver perso l’anteriore in inserimento; dopo pochi istanti, Zarco fa altrettanto in percorrenza (storica nemesi della RC213V), si rialza per rientrare ai box, ma viene falciato dalla Ktm di Iker Lecuona, caduto anch’egli d’anteriore. Il francese se la caverà con una distorsione alla caviglia.
Gli altri
Piuttosto distanziati tra loro anche gli altri piloti: 6° Maverick Vinales; 7° Joan Mir (+10.622″); 8° Valentino Rossi (+22.992″). Nella TOP 10 anche i fratelli Espargaro: 9° Aleix su Aprilia (+32.704″) dopo una lotta interna col team-mate Andrea Iannone (caduto all’ultimo giro); 10° Pol su Ktm, ad un inezia (+32.973″). Chiudono il paragrafo Ktm, Mika Kallio 12° (+45.732″) ed Hafizh Syahrin 15° (+1:16.487′).
A Valencia, l’ultima gara di MotoGP per Lorenzo
Il comune epilogo di stagione, coincide con quello agonistico di Jorge Lorenzo. Il pilota maiorchino viene citato ed inquadrato, più per dovere di cronaca che per merito sportivo: 13° al traguardo (+51.044″), nonostante i numerosi ritiri. La MotoGP perde uno dei suoi più grandi interpreti: un 5 volte Campione del Mondo che tutt’ora detiene alcuni record sui tracciati di tutto il mondo; un “Guerrero” che ha profuso un coraggio non comune nel liberare una preziosa sella nel team HRC Repsol Honda, rinunciando ad un ingaggio faraonico. Al suo posto ci sarà…?