Nell’ultimo appuntamento del 2019 per la MotoGP, sul tortuoso tracciato di Valencia, Fabio Quartararo conquista la Pole position. 2° Marc Marquez; 3° Jack Miller; 3 marche diverse in 1° fila.
1° fila della MotoGP a Valencia in 1 decimo
Fabio Quartararo conquista la Pole position, oggi l’unico ad abbattere il muro dell’1:30, con un giro in 1:29.978. La sua velocità si riconferma, circuito dopo circuito, insieme ad una naturale e rara propensione nel trovare sin dal Venerdì le traiettorie ideali. Al termine della sessione, dichiara soddisfatto:
“Sono felicissimo di questo risultato. Tra l’altro,a Valencia ho sempre faticato sin dalla Moto3: è un tracciato tortuoso e molto difficile. Da Venerdì mi sono reso conto di avere una buona velocità su questa pista. Per domani, continueremo a lavorare sul Setup.”
Marc Marquez, a dispetto del titolo mondiale già conquistato, ha nelle sue mire anche il titolo Costruttori (obiettivo ambizioso, visto il rendimento delle altre Honda). A proposito del suo 2° posto in griglia (+0.032″), esclama soddisfatto:
“Wow! Non mi aspettavo un risultato così brillante: quì a Valencia, non sono mai andato forte come altrove. – e a proposito di un arrivo del fratello Alex al suo fianco nel team Repsol Honda – Sarebbe un sogno, se accadesse. Già 2 anni fa si parlava di Alex in MotoGP ma non era pronto. Oggi lo è.”
Il pilota Australiano del team Pramac, chiude la 1° fila (1:30.086″) e, al pari di Marquez e Quartararo, appare soddisfatto e sorpreso:
“Stiamo andando forte da ieri e soprattutto, le mie sensazioni in sella sono ottime. Con queste premesse, spero chiudere il 2019 con un bel risultato.”
Le altre Yamaha, Honda e Ducati
Più attardate le altre Yamaha M1 in qualifica: 4° Maverick Vinales (1:30.178″); 5° Franco Morbidelli (1:30.449″); 12° Valentino Rossi (1:30.954″).
Evidente il gap tra la Honda di Marquez e le altre: 9° Cal Crutchlow (1:30.726″); 13° Johan Zarco (1:30.826″); 16° Jorge Lorenzo (1:31.295″) a quasi 2″ dal suo strepitoso record del 2016 (1:29.401″).
Ancor più sparse nella griglia di partenza, le altre Ducati: 6° Andrea Dovizioso (1:30.511″) che nella sua autobiografia Asfalto, dichiarava “Non amo il circuito di Valencia: io ho nella staccata il mio punto forte; a Valencia serve la velocità di percorrenza.”; 10° Danilo Petrucci (1:30.771″); 14° Michele Pirro (1:30.949″) in veste di Wild Card; 18° Tito Rabat (1:31.507″); 21° Karel Abraham (1:31.815″).
Suzuki MotoGP appaiate a Valencia
Dopo qualche GP di lontananza, le Suzuki GSX-RR tornano a correre in tandem: 7° Joan Mir (1:30.573″); 8° Alex Rins (1:30.595″), nonostante il podio dello scorso anno.
Ktm ed Aprilia: ancora non ci siamo
Nonostante gli sporadici sprazzi di luce sul giro secco, Ktm ed Aprilia non impensieriscono ancora il resto della griglia. Numerosi gli Highlights che le ritraevano in forte difficoltà nella velocissima curva 13 ed in accelerazione sul rettilineo.
La casa Austriaca si colloca nella 2° metà dello schieramento: 11° Pol Espargaro (+0.930″); 17° Mika Kallio (+1.405″); 19° Iker Lecuona (+1.680″) che, in vista di un imminente promozione dalla Moto 2 alla MotoGP, sta prendendo le misure con la Classe Regina; 22° Hafizh Syahrin (+1.841″).
La casa di Noale lotta con gli stessi problemi: 15° Aleix Espargaro (+0.994″); 20° Andrea Iannone (+1.736″).
La gara di domani chiuderà la stagione 2019. Si coniugheranno l’amaro sapore di una stagione che finisce alla dolce attesa dei test invernali per il 2020. Pochi cambi di casacca; molte variazioni interne nei team.