Ci sono parole per definire dei genitori che portano il loro bambino neonato sullo scooter in autostrada? Noi le avremmo, ma diteci pure le vostre.
In autostrada c’è uno scooter che porta un neonato
Sarà la 2023 edition della storiella che vede i bambini “portati dalla cicogna”. Sarà che le alte temperature ci impediscono anche di ragionare con un minimo di lucidità. Sarà che certi abitanti della nostra penisola credono di avere una fisica a se.
Neanche a dirlo, la zona in questione è la Campania. E mentre il parlamentare Francesco Emilio Borrelli avrebbe problemi di natura ben più ampia da risolvere, si vede costretto a segnalare il filmato appena riportatogli. Quello in cui un bambino di pochi mesi sta affrontando in braccio ai genitori l’Autostrada A3 Napoli-Salerno sullo scooter.
Qualcosa in più e qualcosa in meno
Ovviamente, per quanto innate, l’idea fisica di equilibrio è ancora acerba in un bambino di pochi mesi. Tanto più che basterebbe la minima distrazione da parte dei genitori affinché il bimbo possa cadere. E si farebbe male, dal momento che nel video non si vede nulla di simile ad un casco. Tralasciando i pericoli derivanti da questa azione (abbiamo capito che da quelle parti certi discorsi non “attaccano”), si rischia di prendere multe davvero importanti. Ah già, oltre alla fisica, lì c’è anche un Codice della Strada ad hoc. Altrimenti non si spiegherebbe.
L’avvocato del diavolo
Mentre molte persone sui social invocano punizioni severe, financo l’arresto, per i genitori in gita, proviamo ad ipotizzare che si trattasse di un trasporto d’emergenza in ospedale o cose simili e siano partiti alla speranza. Questo non giustifica l’errore, ma quantomeno lo spiega.
No, vi prego: non ricominciate con i post Boomer style per la serie “quando eravamo giovani noi facevamo Milano-Genova su una ruota” oppure “io modificavo il Ciao mentre i ragazzi di oggi passano il tempo sui social”. I risultati di molte delle vostre bravate si vedono: li vediamo noi, li vedete voi e li hanno visti i fiorai aperti in quegli anni.
