Nel round inaugurale di Phillip Island, Nicolò Bulega vince entrambe le gare del WorldSSP. Una vittoria che ci ricorda quale sia il suo valore. Quello di un pilota in grado di affermarsi, nelle giuste condizioni.
Nicolò Bulega dalla VR46 al WorldSSP
Pittoresco pupillo della VR46 Academy, nel 2015 Nicolò vince CEV Moto3. E lo stesso team VR46 ha bell’e pronta una KTM per farlo correre in Moto3, al fianco di Romano Fenati. Esattamente come il team mate, sia pur più pacato, Bulega viene pompato dai media e venduto come prodotto mediatico ancor prima di aver dimostrato il suo valore.
Succede così che il talento si brucia con la sua stessa fiamma. Tra il pilota emiliano e l’entourage pesarese di Vale si creano attriti e, lanciata senza controllo, la nuova stella del motociclismo deve cavarsela da sola.
…Passando per la Moto2
Si passa in Moto2, con la voglia di zittire quanti si fossero mal espressi sul suo conto. E quello che nella classe d’accesso era un talento in cerca di continuità si trasforma in una continua ricerca di talento. Non se ne cava un ragno dal buco e Nicolò opta per la medesima saggia scelta di Dominique Aegerter, Lorenzo Baldassarri e Andrea Locatelli: passare in WorldSSP 600.
Una classe i cui mezzi sono un filo meno competitivi ma notevolmente più semplici da settare. Tradotto in garoni, per andar forte non è indispensabile un top team. Il quale, comunque, lo accoglierebbe a braccia aperte.
Piloti che vanno Aruba
Nel 2022, la classe WorldSSP 600 apre le porte anche alle 800 3 cilindri (MV Agusta F3, Triumph Daytona etc.) e alla Ducati Panigale V2 955 cc. Una moto che, non avrà l’agilità e la percorrenza di curva delle 600 4 cilindri, ma di coppia e freno motore ce n’è a chili.
Nicolò raccoglie la sfida: supportato dal team ufficiale Aruba si concede un tentativo e nel round inaugurale del 2023 a Phillip Island conquista 2 belle vittorie. Torna sul gradino più alto di un podio dopo oltre 7 anni. Bentornato, quindi e, ben rivisto nelle posizioni che contano con il sorriso che meriti.