BMW brevetta una nuova tipologia di trasmissione atta a ridurre gli inconvenienti più frequenti, quali rumori e vibrazioni. Riuscirà nell’intento? Perché se da una parte il progetto è ambizioso, dall’altra stiamo parlando di BMW Motorrad. Non so se…
BMW ha in serbo una nuova trasmissione
Cosa porterebbe in dote questo prezioso accessorio? Come nei migliori pitch, partiamo dal problema. Le comuni trasmissioni a cinghia o a cardano sono composte da organi meccanici in movimento. Questo comporta delle inevitabili vibrazioni ed imperfezioni. Quando il forcellone posteriore e la trasmissioni si disallineano (vuoi per una tensione non ottimale, vuoi per degli scossoni dovuti alle asperità…), tali vibrazioni si ripercuotono sulla moto. A partire dalle pedane, anche il manubrio va poi in risonanza, trasmettendolo alla braccia del guidatore.
E se BMW inventasse una trasmissione silenziosa? Sarebbe bello, certo. Ma come può riuscirci? Con una cinghia dentata dotata di rulli tenditori. Questi ultimi mantengono costante la tensione della catena evitando inutili “giochi”. Esatto, la compressione o l’estensione del mono posteriore non influiranno più sul comfort di bordo. Almeno, non su quello acustico.
Ma il silenzio fa rumore
Quale, direte voi? Quello del progresso che porta i mezzi meccanici ad assomigliare sempre più a dei robot. Perfetti ed efficienti strumenti atti a giungere dove l’uomo mai si spingerebbe. Robot dai quali, per giunta, rischieranno di essere presto sostituite. Anche perché, chi ama la meccanica ne ama onori ed oneri. Laddove della meccanica ci siano i primi ma manchino i secondi, decade la sua ragion d’essere.
E anche in termini di propulsione, molti consumatori inizieranno a preferire l’elettrico, trovando in esso molta più praticità che nell’endotermico. Insomma, intuito il pericolo, la casa bavarese, anziché opporsi al nemico, tende a prendere da esso i suoi punti forti. Pur a costo di spingerlo involontariamente tra le sue braccia.