Abbiamo voluto dare voti e giudizi, a modo nostro, con queste pazze pagelle della MotoGP in Austria 2023. Tra chi è andato male e chi si è guadagnato un bel 10 in condotta. Vince Pecco Bagnaia
Le pagelle della MotoGP 2023 in Austria
0 carbonella contro Ducati. Non inganni il 2° posto di Brad Binder: abbiamo bell’e visto come la Rossa sia superiore. A partire dall’elettronica.
1 previsione azzeccata: la Ducati che avrebbe fatto terra bruciata intorno a loro, se non fosse che gli incendi in Styria sono vietati.
2 partenze a rilento da parte di Maverick Vinales. Cosa gli costa allenarsi a partire con la frizione? Un tempo si andava nella zona industriale con la Renault Super 5 o l’Alfa 33 del nonno e ci si allenava a cercare il punto d’innesto.
3 volte che Miguel Oliveira viene coinvolto incolpevolmente in una caduta. Se poi alla prossima gara decide di fare il kamikaze e tirarne giù un paio, qualche giudice lo assolverà con formula piena.

4 a Mattia Pasini per la memoria. “Da inizio stagione Enea non sta brillando. Dopotutto, non è semplice passare ad un team ufficiale”. No, soprattutto se alla prima gara ti cannonano, fracassandoti diverse ossa. Capisco che Enea non abbia mai varcato i cancelli della VR46, pur abitando a Rimini, e questo crei rivalità, però…
5 alla Race Direction per la coerenza. Chi fa un sorpassino un po’ aggressivo finisce il weekend in ginocchio sui ceci, mentre chi provoca un mega crash alla prima curva riceve “a biglie ferme” la penalità…da scontare il giorno dopo, per giunta.

6 ad Aleix Espargaro. Dal vincitore della scorsa gara ci saremmo aspettati un pelo più di grinta. Certo, se ci sono due piste agli antipodi in calendario, quelle sono proprio Silverstone e il RedBull Ring.
7 a Luca Marini. Quando gli fanno concludere una gara, il pesarese è veloce e combattivo. Dopotutto, l’onore del team VR46 non è nelle sue mani. Però, quel che viene, viene.
8 a Valentino Rossi. Posizionato nel punto giusto della pista, per Marco Bezzecchi è il veloce Taxi che lo riporta ai box. O forse la versione accelerata di chi fa i tour di Roma in Vespa.

9 sempre a Valentino Rossi per la compostezza. Quando ha visto Jorge Martin che tirava giù il suo 2° pilota (per giunta, suo fratello) è riuscito a non invocare divinità davanti alle telecamere. Forse perché, dopo il ritiro alla 1° curva di Marco Bezzecchi gli saranno cadute le braccia (e non solo quelle).
10 al Paddock. Subito dopo il licenziamento da parte del team Pramac, Johann Zarco ha subito trovato asilo in Honda LCR per il 2024. Opportunità di lavoro che neppure nelle Ferrovie dello Stato. se qualcuno vedesse Franco Morbidelli parlare con Paolo Campinoti di Pramac, si sforzi di vederli come semplici convenevoli. Magari gli lascerà il numero di telefono sullo scontrino del caffè.
PS: Ma quanto è fescion Pedro Acosta vestito da nonno di Heidi?