Abbiamo voluto dare voti e giudizi, a modo nostro, con queste pazze pagelle della MotoGP a Motegi 2023. Tra chi è andato male e chi si è guadagnato un bel 10 in condotta. Le vince entrambe Jorge Martin.
Le pagelle della MotoGP 2023 a Motegi
0 spettacolo in pista. Se non fosse che ogni tanto qualcuno si stuzzica per mezzo stampa, sarebbe più divertente accostare sulla Autosole e veder passare gli Italo o i Frecciarossa in direzione Milano.
1 spasso veder guidare Jack Miller. Davvero, non ci si capacita di come un pilota così imperfetto tecnicamente possa essere nel contempo così veloce. Un po’ come l’autista NCC che la sera si alcolizza ma il mattino seguente arriva a lavoro incravattato ed profumato.
2 Honda HRC che in terra natìa rinascono dalle ceneri come Edwige, la fenice di Harry Potter. Allora è proprio vero che “l’occhio del padrone ingrassa il cavallo”.

3 palle per infilarsi come Pecco Bagnaia nella Sprint Race. No, ragazzi: 2 non ne bastano per fare una cosa simile.
4 a Johann Zarco. Il team-mate, ispirato da Giulio Cesare, scrive il De bello Iaponico; il francese si limita ad una personale rivisitazione di Viaggio al centro della terra. Opera del connazionale Jules Verme.
5 a Fabio Di Giannantonio. Non puoi affacciarti davanti solo in prova e poi “gamberizzarti” in gara: che fai come i tuoi concittadini che, una volta timbrato il cartellino al Ministero, vanno a far spesa alla Todis?
6 ad Aleix Espargaro. Il Catalano le prova tutte per restare ancorato al sogno mondiale, ma l’aritmetica non gli è amica. E la Dea Bendata è così bendata che neppure lo vede.
7 alla telecronaca. Quando Guido Meda e Mauro Sanchini hanno tradotto (ovviamente con cognizione di causa) “butterfly” con “burro che vola” è venuto giù il Trinity College.

8 a Cal Crutchlow. E’ uno spettacolo vivente, una Stand up comedy ambulante. E’ proprio quell’amico che raggiunge a sorpresa la grigliata. E, tempo di rimediargli una sedia di plastica, si è già tracannato la sua Tennent’s.
9 a Pecco Bagnaia. Vedere Jorge Martin che gli recupera punti gli brucia più della Paprika negli occhi. Ma a volte, meglio la Paprika negli occhi che il pepe al… 😉
10 a Marc Marquez. Oh, il fenomeno qui è lui. Vero che anche il compagno di squadra inizia a rivedere la luce. Ma sfiorare un podio e conquistarne un altro, prendendo tutti quei metri in accelerazione (su una pista che è tutta una ripartenza) è tanta roba.
PS: tranquilli, è già deciso cosa farà il prossimo anno. E volete sapere cosa cambierà davvero nel 2024? Lascio la risposta all’illustre Cetto La Qualunque.
