Abbiamo voluto dare voti e giudizi, a modo nostro, con queste pazze pagelle della MotoGP a Sepang 2023. Tra chi è andato male e chi si è guadagnato un bel 10 in condotta. Alex Marquez vince la Sprint; Enea Bastianini torna alla vittoria in Gara.
Le pagelle della MotoGP 2023 a Sepang
0 speranze di vincere per qualsiasi moto non marchiata Ducati. La Race of Champions prosegue anche in Malesia.
1 spauracchio niente male per Aleix Espargaro: dopo la sua scivolata in prova, il catalano stava provando a riprendere la sessione. Ma la svampata di fumo della sua Aprilia lo ha riportato a ben più miti consigli.
2 secondi più veloce dello scorso anno Alex Marquez, che lo scorso anno guidava una Honda. E, neanche a dirlo, visivamente non sembra più di vedere un rodeo cileno quanto un ballo di danza classica nella Reggia di Versailles.

Lo sai come se la starà gongolando suo fratello.
3 il numero del commentatore di Sky più competente: l’ex pilota Max Biaggi. Non se ne abbiano a male i commentatori, ma quando a parlare è un ex pilota 6 volte Campione del Mondo, si può anche ascoltare.
4 a Max Temporali. Perché infierire sul deludente risultato di Alvaro Bautista nella wildcard? Visto che a parlare (e chiaramente) è sempre il cronometro, perché minare ulteriormente “la credibilità del WorldSBK agli occhi dei suoi detrattori“? Visto che, come dice giustamente lui, ce ne sono già molti, perché fomentarli?

5 al mio pronostico. Non me la sono sentita di osare nell’unica occasione in cui avrei dovuto. Io che di solito, pur di non fare il mainstream, vado a ripescare Mauro Lucchiari e Piergiorgio Bontempi, stavolta sono andato sul sicuro. E l’ho sistematicamente preso…lì, esatto.
6 alla prova di Luca Marini. Ma come? Tutti ti danno in Honda nel prossimo futuro e tu mi rimani in piedi così a lungo? Non dico che devi stenderti in gara, ma almeno…inciampare sul filo del compressore nel box; intruppare con il gomito la cassetta degli utensili.
7 Dan per Marc Marquez e Joan Mir. Se i due hondisti avessero combattuto nelle arti marziali, quest’anno sarebbero caduti meno.

8 a Jorge Martin. Conscio della Legge di Kravitz (“it ain’t over till it’s over” ovverosia “non è finita finché non è finita”), ci prova ma senza rischi eccessivi. E pur vedendo Pecco Bagnaia dinanzi a lui, abbozza di buon grado.
9 a Pecco Bagnaia. Il Campione del Mondo in carica ed attuale leader del Campionato guida pulito ed attento agli avvoltoi. Che 14 punti di vantaggio, tra averli e non averli, diventano 28.
10 ad Enea Bastianini. La bella Bestia è tornata a ruggire e lo fa con la stessa grinta di quando correva in Moto3 (ne sa qualcosa Marzo Bezzecchi nel 2018). Ingressi in curva fulminei, cambi di direzione “a schiaffo”. Sta sfogando sulla moto ciò che avrebbe voluto fare a Luca Marini nel GP inaugurale di Portimao.

PS: ma pur sposando questa tesi, cosa gli ha fatto la KTM RC16 a Jack Miller?