Abbiamo voluto dare voti e giudizi, a modo nostro, con queste pazze pagelle della MotoGP a Silverstone 2023. Tra chi è andato male e chi si è guadagnato un bel 10 in condotta. Alex Marquez raccoglie il suo 1° successo in MotoGP nella Sprint Race. Aleix Espargaro vince la (sua seconda) gara.
Le pagelle della MotoGP 2023 a Silverstone
0 pazienza per Guido Meda. Nell’intervista del Venerdì chiede ripetutamente a Guido Taramasso di Michelin se la regola sulla pressione delle gomme avrebbe portato penalizzazioni ed una classifica da aggiornarsi lentamente.
“Ma quanto ci vorrà? Bisognerà aspettare tanto? Sarà una cosa lunga?”. Cos’ha da fare? Ha paura che gli si scuocia il risotto?
1 vittoria in Ducati non si nega a nessuno. Alex Marquez diventa l’ennesimo vincitore Ducati degli ultimi anni.
2 vittorie nel Motomondiale per Aleix Espargaro. Molti si sarebbero scoraggiati; alcuni dei suoi ex colleghi, nonostante risultati ben migliori, non impugnano da tempo manubrio di un prototipo, bensì la 19 a snodo o la smerigliatrice.

3 Aprilia competitive sulla pista inglese. Disorientato, Massimo Rivola avrà verificato se i monitor stessero trasmettendo la gara in corso o un VHS della Classe 250 1998.
4 a Marco Bezzecchi. Dopo averlo stracciato con una pole del genere, se l’asfalto ti piace, te ne puoi far portare una fetta. Te lo portano loro, non serve che lo prendi da solo
5 a Luca Marini. Qui il piatto piange ed il numero di vincitori con una Ducati, da quando ci corre lui, è alto: ben 6.
6 a Franco Morbidelli che inizia a salutare la Yamaha con un discreto risultato. Un po’ come un marito che, in prossimità del divorzio, inizia a lavare le tazze della colazione.

7 ai commissari, per aver sventolato la bandiera della pioggia prima che i piloti facessero la fine del Titanic. L’ultima volta, invece dell’inno del vincitore, è stata suonata My heart will go on di Celine Diòn.
“Neear, faaar, whereeever you aaare…”
8 a Miguel Oliveira. Il dentista più veloce della MotoGP torna sul podio con una moto privata e la sua guida molto bella da vedere. Lo accogliamo con la frase che egli rifila ai suoi pazienti: “Non ti vedo da un po’”
9 a Brad Binder. Per il gas che ci da e per come guida sopra i limiti della moto, meriterebbe una Ducati. Avessi confidenza gliela comprerei io, ma non credo si accontenti di una Monster 620 i.e.
10 alla pioggia. Le 2 gocce sono state provvidenziali per shakerare una gara altrimenti noiosa. Non che si passi dalla tisana thai alla RedBull, ma almeno dal caffè amaro a quello zuccherato.

PS: in tutto questo, qualcuno sa cosa farà Johann Zarco? E soprattutto, com’è messo per ferragosto?