Redding segna subito il podio a Navarra il podio in Gara 1, mentre in Gara 2 cede subito il passo a Razgatlioglu, vincitore della seconda manche.
Le pagelle della Superbike a Navarra 2021
Abbiamo voluto dare voti e giudizi, a modo nostro, con queste pazze pagelle della Superbike a Navarra 2021. Tra chi è andato male e chi si è guadagnato un bel 10 in condotta.
0 al paddock di Navarra. Il parcheggio è a una distanza siderale dal campo di gara e il personale dell’impianto sembra non aver mai gestito una gara come questa. Strane regole e qualche zelante atteggiamento di chi sa il fatto suo, ma non sa affatto come vanno le cose nel resto del mondo.
1 come l’unica Suzuki che Uramoto e il team JEG Racing portano al mondiale per una Wild-Card, ma non ha il passo gara che mostra in Superbike spagnola. Almeno abbiamo visto la casa di Hamamatsu nella massima categoria delle derivate di produzione.

2 come gli anni trascorsi da Bautista alla Honda HRC, prima di cedere alle lusinghe di un vecchio amore targato Borgo Panigale. Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano, cantava Venditti. Che duri di più, ma amici mai.
3 come i punti totalizzati finora da Cresson, che non entra nei primi quindici da due round e non è nemmeno tutta colpa sua se lotta sempre nelle retrovie. Spesso si mette dietro Uribe, che è anche il suo compagno di scuderia. Top.
4 a Davies, che quando c’è da prendere la metà dei punti si piazza settimo e nelle due manche non termina la gara. Guida la Ducati del team Go Eleven come se dovesse spezzarla in due, ma poi lo fa davvero. Meno irruenza Chaz.
5 a BMW, perché dopo essersi assicurati le prestazioni di Redding per la stagione 2022, lascia a piedi uno sconsolato Sykes e gli comunica la decisione nel giorno del suo compleanno. Forse a Monaco di Baviera non si segnano le date sul calendario o non tengono un’agenda in cui scriversi i compleanni dei loro più cari collaboratori. Forza Tom! E al prossimo team manager regala tu un diario di scuola con sedici mesi. E mettici la tua data di nascita scritta in “grande”.
6 a Bassani per essere sempre più competitivo con la Ducati di Motocorsa. La media sarebbe del 6 se terminasse la stagione oggi. Promosso!
7 a Rea perché sale sempre sul podio anche quando viene battuto dai diretti avversari e lo fa con una costanza da primo della classe. 6 titoli mondiali non sono cosa da poco, ma provare a vincere un titolo a suon di podi, rileva la parte matura del pilota.
8 a Locatelli. Se la lotta per il campionato è diventata una questione a tre, Loka fa il quarto incomodo che si piazza sempre ai piedi del podio, pronto a salirci appena ne ha l’occasione. L’abbiamo già detto che se la merita tutta la sua Yamaha ufficiale?
9 a Redding perché dopo l’annuncio del suo passaggio in BMW nella prossima stagione, corre con la determinazione di chi sembra aver appena rinnovato il contratto con Aruba Ducati. Complimenti!

10 a Lowes, Bassani, Gerloff, Locatelli e Davies e al curioso siparietto che ha visto almeno cinque piloti correre oltre il guard-rail della partenza per fare pipì. L’occasione è stata la bandiera gialla prima del via per lo spegnimento della moto di Kota Nozane che si è dovuto accomodare in fondo allo schieramento, ma per farlo doveva guadagnare la pit-lane. Risultato: termocoperte, moto sui cavalletti e un bisogno comune impellette, da espletare assolutamente prima dello start.