Una Gara 1 ricca di emozioni che si è conclusa con la vittoria di Toprak Razgatlioglu e la sfortunata caduta di Jonathan Rea alla curva 15. Che si rifà invece in Gara 2, riconquistando il gradino più alto del podio, mentre a cadere questa volta è proprio il turco sempre alla curva 15.
Le pagelle della Superbike a Portimao 2021
Abbiamo voluto dare voti e giudizi, a modo nostro, con queste pazze pagelle della Superbike a Portimao 2021. Tra chi è andato male e chi si è guadagnato un bel 10 in condotta.
0 a Epis, che è venuto in Superbike a spendere i soldi di papà e non parte per l’Argentina. Chissà chi troverà il Team Pedercini per correre in Sudamerica. Intanto hanno spedito le casse nel nuovo continente. Vista la forma fisica dell’australiano, speriamo gli abbiano spedino una cassa anche a lui, di birra.

1 come le gare portate a termine da Ruiu. Un talento mostruoso e coraggio da vendere non sono bastati contro la poca esperienza del team nel mondiale e la sfortuna. Messo fuori causa da problemi tecnici nelle due gare lunghe, finisce la gara sprint in quindicesima posizione. Ruiu è molto di più e lo sappiamo.
2 come le cadute di Rea. Portimao è storicamente una delle sue piste, ma non basta quando si è al limite. Attento Johnny! La ghiaia fa male, anche all’animo.
3 all’uomo in scooter che ha imboccato la pit-lane, in senso contrario, prima della partenza. “Sto cercando qualcuno e volevo vedere se era qui”, si è giustificato. Va bene, ma siamo sicuri che si possa fare?
4 a Bautista, non si finisce di contare i turni in cui ha lanciato la Honda HRC, rischiando per se e spendendo tutto quello che un team può spendere in pezzi di ricambio. La ciliegina è il reclamo su Baz per la caduta in Gara2, come se non avessimo mai assistito a scene così (da parte del Bau). “Can che abbaia non morde”.

5 a Rea, per aver salvato il salvabile, grazie a un problema della Yamaha di Razgatlioglu, meriterebbe il 6. Per il gesto del burnout sul “verde”, non raggiunge la sufficienza. Ed è un gesto di evidente pressione; ascolta il brano “Under pressure” (David Bowie-Queen).
6 a Yamaha che, per un’inezia, non porta a casa un altro podio con Razgatlioglu (per non dire una vittoria). Peccato! Solo la sufficienza.
7 A Baz, che sembra l’abbreviazione di “Bazza”, quella di cui gode il team GoEleven da quando è arrivato il francese. Tre podi in tre manche sono un bel biglietto da visita e una bella schedina da incassare in termini di riscatto. Poi qualcuno, che prende paga, prova a rovinare la festa, ma la corsa parla chiaro.
8 a Van der Mark per la vittoria nella Superpole Race. Sul gradino più alto della corsa che conferisce meno punti. Non male! Provaci ancora Mike! Magari in una delle due manche lunghe.

9 a Razgatlioglu, che con la sua superiorità, può essere tradito solo dalla moto. E così è, non prende il massimo, ma per errori della squadra non ha quei settanta punti di vantaggio che dovrebbe adere sul campione in carica.
10 a Portimao, perché è la location più bella d’Europa per andare a vedere una gara. All’Autodromo Internacional do Algarve manca solo il giro della morte delle “hot wheels”. Cosa vogliamo di più. Chiedete a F1 e MotoGP, se non gli mancava un tracciato così. E il clima, l’atmosfera, l’oceano… Saluti da Portimao! Ah! Certo, c’erano le gare.