Abbiamo voluto dare voti e giudizi, a modo nostro, con queste pazze pagelle del WorldSBK 2022. Tra chi è andato male e chi si è guadagnato un bel 10 in condotta.
Le pagelle del WorldSBK 2022
1 la gara guardabile in ciascun weekend. Quest’ultima risponde al nome di Superpole Race; segni particolari? Coltello nei denti per tutti. Nessuna strategia attendista e poca raziocinio; tanto ipotalamo.
2 di picche per Toprak Razgatlioglu in MotoGP. Anche nel 2023 gli toccherà lottare contro Rea e Bautista. Dopo averla assaggiata ad Aragon ha dovuto rinunciarvi. Ma purtroppo capita spesso, non solo in moto…
3 i veri protagonisti della stagione. E’ incredibile che in una griglia di 20 e più persone, gli attori importante siano altrettanti che in uno spettacolo di Aldo Giovanni e Giacomo.

4 salti in padella: il modello di gomme usate da Axel Bassani. Vero che a volte il Bocia sembra guidare più un toro meccanico che non una Ducati Panigale V4 ma il consumo dei suoi pneumatici è un po’ troppo veloce. Certo, finché il problema rimane in pista…
5 Johnny che ti ho perso. Al WorldSBK occorre un protagonista in stile Jonathan Rea: un dominatore spietato da “Guai ai vinti”. Ce la farà Alvaro a mantenere lo scettro?
6 a Michael Rinaldi. Ha fatto una stagione impeccabile. Pochi errori e pochi guizzi. Tanti punti utili ed una guida senza sbavature. Solo che per testare la moto ci siamo noi. Lui dovrebbe farci “qualcosa in più”. Datosi che le capacità non mancano.
7 seconds away. Sembra la tag-line del profilo Instagram di Alex Lowes. Un distacco sempre consistente dal compagno di squadra, che pure non ha vinto molto nel 2022.

8 a Toprak Razgatlioglu. Staccate ultra-profonde, sorpassi epici, acrobazie da antologia…ma davanti a lui è arrivato un pilota che sembra stia tenendo un corso di guida.
9 a Jonathan Rea. In questo 2022 lo abbiamo scoperto umano. Propenso al rischio fino a mettere a repentaglio la sua incolumità e quella dei suoi avversari, si è beffato di una Kawasaki non all’altezza ed ha tirato fuori una grinta che forse neanche lui sapeva di avere. Giusto il team Ten Kate se la ricordava.

10 ad Alvaro Bautista. Veloce, spietato, sottile, strepitoso. Come un abile burattinaio, ha fatto fare il lavoro sporco agli altri per poi vincere ai punti con un filo di gas. La stessa foga dello zio che finisce l’Amatriciana rimasta fino all’ultima forchettata e…pulisce il piatto facendo la scarpetta con il pane.