Abbiamo voluto dare voti e giudizi, a modo nostro, con queste pazze pagelle del WorldSBK 2023 a Phillip Island. Tra chi è andato male e chi si è guadagnato un bel 10 in condotta. Alvaro Bautista vince tutte e 3 le manche.
Le pagelle del WorldSBK 2023 a Phillip Island
0 come gli avversari di Alvaro Bautista a Phillip Island. Il Campione del Mondo in carica ha guidato magistralmente una moto sicuramente competitiva. Nessuno ha tenuto il suo passo. Dalle treccine alla J-ax passa a un taglio alla Paolo Bonolis, ma non perde grinta.
1 come il marchio in grado di dominare qui sull’isola di Filippo: il suo nome è Ducati e rosso è il suo colore. Segni particolari: perfetta.
2 come gli occhi incantati di Toprak Razgatlioglu ed Andrea Locatelli dopo Gara 2. Nati entrambi il 16 Ottobre 1996, si sono scambiati uno sguardo degno di sottofondi come All of me di John Legend. Anzi, di When a man loves a woman di Michael Bolton, che per l’occasione sarà:
“When Andreeea loves Topraaaak…”

3 le gare vinte dalla stessa persona che non aiutano a restare svegli. Men che mai con il fuso orario australiano che ha costretto gli appassionati italiani ad una levataccia.
4 a BMW. Non tanto per i risultati quanto per l’estetica delle M 1000 RR del team Rokit. Con quelle alette, sembrano gli aeroplanini di carta che si tiravano durante i compiti in classe al liceo.
5 ad Alex Lowes. Non solo butta giù Toprak Razgatlioglu in Gara 2, ma lo costringe ad andare al centro medico a bordo di una KTM Duke. Allora, dillo che gli vuoi male!
6 a Jonathan Rea. In questa tappa, non abbiamo visto il solito cannibale di sempre. Vuoi che la moto non lo ha sicuramente aiutato, vuoi che un po’ si è anche stancato di dover sopperire alle mancanze di Kawasaki. Che però alla fine lo paga bene, perciò restiamo qui.

7 al mio pronostico. Potrei fare il fiscale e ricordare di aver azzeccato le gare lunghe e sbagliato la Superpole Race che da solo metà punteggio: la matematica mi darebbe 8. Ma stavolta era davvero scontato che vincesse Bautista.
8 ai privati Axel Bassani e Phillip Oettl che ottengono perfino un 4° e 5° posto, portando 4 Ducati nelle prime 5 posizioni. E ricordiamo che il team Motocorsa e GoEleven sono vicini di Paddock proprio per scambiarsi le chiavi inglesi ed usare a turno il trapano avvitatore.
9 ad Andrea Locatelli. Vedere una Yamaha R1 sul podio in mezzo a delle Ducati che dominano anche con gomme da trasporto ci fa capire quanto talento abbia il Loca. E dire che nessuno nel paddock sa che voce abbia.
10 a Dominique Aegerter. Il suo debutto è stato imperioso. Come ci insegna il suo passato in WorldSSP, mettergli le ruote davanti non è semplice. Che poi sia entrato troppo in modalità Radikal Bikers è un’altra storia.

PS: disgraziati, ve lo ricordate Radikal Bikers in sala giochi, vero?