Piaggio deposita il brevetto di un curioso scooter multiruota capace di fare cose inimmaginabili: tipo, discernere la piega. Tranquilli: ve la spieghiamo per bene.
Piaggio Multiruota dal 2006
Nel lontano 2006, colorato d’azzurro e tricolore per la vittoria dei mondiali di calcio, la casa di Pontedera (LU) sforna MP3: lo scooter con 2 ruote anteriore ed una posteriore. La sua stabilità in piega e frenata è notevole, fin quando non si forza al limite. In questo caso, se la ruota esterna si stacca da terra inizia a spingere su quella in piega. Ogni sospensione degna di questo nome ha una corsa limitata e, terminata quella, va “a pacco”. Molte le cadute durante i primi test.
Oggi, Piaggio torna a stupire con uno scooter a 4 ruote: 2 anteriori e 2 posteriori. Ma se credete che la particolarità sia questa, immaginiamo la vostra faccia quando vi diremo che a piegare saranno solo 2 di queste ruote.
In che senso?
Così esclamerebbe il personaggio di Carlo Verdone guardando il vuoto. Questo scooter ha l’avantreno scollegato dal retrotreno onde poter piegare solo il primo. Il secondo resta ben saldo a terra, sfruttando il sostegno della ciclistica. Una soluzione già vista sulla Honda Gyro nel 1982 (chissà che ad ispirarli non sia stata la pellicola E.T. di Steven Spielberg).
La carreggiata anteriore è più stretta di quella posteriore ed è responsabile della piega per entrare in curva. Ha ovviamente sospensioni differenti, dovendo caricarsi di uno stress che non colpisce affatto il retrotreno.
Già immaginiamo che il suo 1° acquirente avrà un codazzo di ammiratori che uccideranno pur di farci un giro. Un mezzo che piega solo a metà: fantastico (e fantascientifico, fino a pochi anni fa). E quanti timori darà ai motociclisti più ansiosi: non sarà il telaio ad essere storto, ma voi ad essere troppo dritti.