Pirelli ha scelto di far adottare coperture morbide ai piloti del WorldSBK 2022 per la tappa di Donington Park. Vediamo cosa li ha portati a questa scelta.
Donington Park e Pirelli per il WorldSBK 2022
Il produttore di pneumatici lombardo ha portato sul circuito inglese coperture perlopiù morbide. Dalla SC0 alla SCQ (utilizzabile solo in qualifica e nella Superpole Race) passando per la SCX. Una scelta che lascia presagire un consumo lineare e non eccessivo degli pneumatici. Pazienza nella Superpole Race dove non si avrà neppure il tempo di pensarci ad un drop delle gomme; ma nelle gare di durata, perché si fanno scelte così azzardate?
Ricordiamo poi che il tracciato è tendenzialmente più freddo della media stagionale. Ciò significa che le gomme saranno a contatto con un asfalto ben più abrasivo. Ultimo, ma non ultimo, il fattore termico: la bassa temperatura diminuisce la pressione (così come quella alta la aumenta). Di conseguenza, le gomme si sgonfiano e patiscono maggiormente l’usura.
E adesso come facciamo?
Il tracciato di Donington è di quelli difficili da interpretare. Notoriamente Old School, è molto sfidante per tecnici e ingegneri.
La 1° parte è caratterizzata da veloci curvoni in discesa e poi in salita. Quei curvoni in cui, soprattutto con le Supersport 600, chi ha la moto a posto pela il gas e mette giudizio (tanto sa che recupererà in altri punti); chi è nelle retrovie, soprattutto sul bagnato, tiene aperto a costo di “andare per campi”.
La 2° parte prevede una S molto stretta detta anche S Fogarty da affrontare in 1° marcia (un po’ come le varianti di Imola). Quindi, 2 accelerazioni perentorie interrotte da 2 staccate profondissime. Serve agilità, ma anche stabilità, ma anche percorrenza in curva, ma anche trazione in uscita. Tutto con la stessa moto.
It’s wonderful…good luck my baby!