Un elemento a cui bisogna dedicare molta attenzione: la ricerca della corretta posizione in sella, tramite la regolazione di leve, manubri e pedane. Accortezze utili non solo per una guida più sportiva e sicura, ma anche meno faticosa nei lunghi tragitti.
Per la posizione in sella partiamo dalle pedane
Quante volte siete scesi dalla moto dopo un lungo percorso con le gambe indolenzite? O peggio, se siete smanettoni da strada, vi sarà capitato di piegare, piegare, piegare e…SGRAT!, il vostro stivale (o peggio, la vostra pedana interna) ha grattato sull’asfalto. Al fine di evitare rovinose cadute, scegliete una posizione che vi permetta di mantenere l’angolo della caviglia a 90°. Non occorre, poi, posizionare il piede in punta, ma non va bene neppure metterlo “a papera”. Una via di mezzo tra relax ed efficienza.
Leva il superfluo
Le leve devono essere abbastanza lontane dal manubrio, onde evitare pressioni involontarie. Nel contempo, anche facili da raggiungere in caso di emergenza (se, come il sottoscritto, non siete degli irriducibili delle “2 dita sul freno”). Consigliamo poi di non mettere il polso a 90°, ma di srotolare la manopola del gas. Vedrete che le ossa impegnate sul manubrio ringrazieranno.
Già, il manubrio: di quello cosa ne facciamo?
Semi-manubri
Quest’ultimi sono celebri per offrire il massimo handling nella guida sportiva. Su altre tipologie di moto, si può ottenere lo stesso effetto, giocando con le varie regolazioni. Anche qui, non fossilizzarsi con la sola comodità o la sola sportività. Cercate un angolo di apertura e di inclinazione che vi dia fiducia e, al tempo stesso, mantenga le misure una volta in piega. In altre parole, un angolo che non vi dia senso di precarietà e chiusura in piega.
Consiglio generale per tutte e 3 le sezioni citate in questo articolo e valido in tutti gli ambiti del setup: sperimentate. Fate varie prove mescolando le carte a vostra disposizione. Sarete più comodi, più sicuri, più consapevoli. Soprattutto, vi divertirete.