sabato, Aprile 1, 2023
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Premier Hyper. Recensione casco racing

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Oggi ci rivolgiamo a voi Smanettoni, amanti della pista e delle super sportive, con un casco integrale racing Made in Italy. Stiamo parlando del modello Premier Hyper, novità presentata nel 2020, con caratteristiche tecniche molto interessanti.

Premier Hyper, casco per più occasioni

Contenuti e design sono prettamente racing, ma grazie agli interni confortevoli è possibile poterlo sfruttare anche per qualche viaggio o uscita in sella a moto naked sportive.

La sua linea aerodinamica è frutto degli studi, da parte del reparto ricerca e sviluppo di Premier, all’interno della galleria del vento. Questo ha permesso di ottenere una forma sportiva, caratterizzata da uno spoiler posteriore, che nasconde al suo interno estrattore posteriore.

La ventilazione è garantita da due prese d’aria, una sulla mentoniera e una sulla parte alta della calotta. L’estrattore posteriore garantisce una buona circolazione costante dell’aria.

La visibilità

Visiera ampia e più grande dell’11% rispetto alle precedenti; una visiera Clear ad alta resistenza e antigraffio, predisposta per poter inserire al suo interno la lente antiappannamento Pinlock, (di serie all’interno della scatola), insieme alla visiera scura. 

La calotta 

Calotta esterna in fibra tricomposita, un mix tra fibra aramidica e resina epossidica, questo rende il casco molto resistente in caso di impatto contro l’asfalto. Calotta esterna disponibile in doppia misura.

La calotta interna è pressostampata in EPS a densità differenziata a seconda delle zone di impatto.

Premier Hyper

Gli interni di Premier Hyper

Interni traspiranti, in tessuto anallergico, sfoderabili e lavabili. Guanciali con sistema emergency, permettendo di poterli sfilare, in caso di incidente, anche a casco indossato. Il sistema Easy Fit, permette inoltre di poter indossare facilmente gli occhiali da vista.

Trattandosi di un casco racing, la chiusura è a doppio anello in acciaio. Mentre il cinturino, una volta allacciato il casco, non va ad appoggiarsi direttamente sotto al mento, grazie a un paio di cuscinetti imbottiti.

Per una massima personalizzazione è presente inoltre all’interno il Premier Advancied Pedding System, un kit di spugne adesive, da inserire all’interno della calotta, sotto la cuffia o i guanciali, per massimizzare al massimo il comfort del casco. 

Non manca la predisposizione per l’installazione del sistema di comunicazione bluetooth.

Gli aspetti che ci sono piaciuti

Indossandolo, gli aspetti che ci sono piaciuti maggiormente sono stati gli interni comodi e avvolgenti. Il buon campo visivo e abbiamo apprezzato i cuscinetti imbottiti che vanno a coprire il cinturino, evitando che questo si appoggi direttamente sotto al mento. E sicuramente il suo prezzo interessante.

Quello che non ci è piaciuto

Abbiamo trovato inizialmente leggermente difficoltosa la rimozione dei guanciali; anche tirando con un po’ di forza rimangono ancorati al casco. Ci immaginiamo quindi in una situazione di emergenza, dove abbiamo bisogno di rimuoverli facilmente e di non riuscire a sfilarli.

Infine anche il sistema di sgancio della visiera. Dove l’abbiamo trovato leggermente duro.

Taglie e prezzo

Premier Hyper è disponibile sul loro sito nelle taglie dalla XS alla XXL. Il prezzo di questa colorazione Bipolar è di 349 euro. Disponibile anche nelle versioni monocolore e nella versione più sortiva in carbonio lucido. 

Thomas Bressani
Thomas Bressani
Thomas Bressani vive e nasce a Milano nel 1983, città di cui ne sente strettamente i legami. Per lui tutte le strade portano, ed escono per fortuna, da questa città. Affascinato da tutto ciò che lo circonda e dal mondo creativo, frequenta il liceo artistico e succesivamente l'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Appassionato di Design, Arte, Grafica, Fotografia e Sport. E' a quest'ultimo a cui dedica buona parte del suo tempo libero, dopo un passato da playmaker nell'Olimpia Milano, si dedica al Taekwondo come atleta agonista e istruttore, arrivando a diplomarsi cintura nera di II Dan. Appassionato sin da ragazzino al mondo delle due ruote, la sua prima presa di contatto avviene a 14 anni con il primo motorino, da li in poi la crescita avviene naturale, 125, 600 e 1000 saranno le moto che lo accompagneranno nella sua vita. Non sopporta il passato di verdure, le code in auto, quelli che "voglio ma non posso" e chi parla troppo di prima mattina.

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