Nella zona industriale di Cittadella di Padova, si è svolto un raduno clandestino di moto, subito sventato dai Carabinieri. Il problema non è il raduno in se, quanto le “attività parallele” che vengono svolte durante quest’ultimo.
A Padova i Carabinieri intercettano un raduno di moto
Non che gli organizzatori abbiano fatto tanto per nasconderlo. Per ospiti e partecipanti c’era anche un furgoncino che vendeva panini e bibite. Dopotutto, non te la fai una birretta mentre guardi le corse clandestine?
Un evento in grande stile, organizzato per mezzo social…o Telegram, dove le conversazioni sono crittografate e non intercettabili. E dire che stavolta i partecipanti sono stati davvero tanti. Anche troppi.
Track walk
La partenza è a via Luparense: la strada che collega Cittadella a Tombolo, nel padovano. Il rettilineo misura circa 500 metri e il riferimento per la staccata è la “strizza” di chi guida. Non ci sono tutte quelle fighettate da pista tipo l’erba, la ghiaia, le vie di fuga e i marshall per soccorrerti in caso di errori. Macché, qui si muore da eroi.
E poi le gare di impennate, di stoppie e le altre prove di abilità. Altro che i corsi di guida sicura in pista: la vera maestra è la strada.
Piove!
Questa la parola che si gridava nell’antica Roma quando stava per arrivare la polizia sul luogo di un misfatto. Dev’esser successo anche a Padova, questa volta. Perché qualcuno ha fatto in tempo a dileguarsi ed altri, avvisati delle “presenze nemiche“, hanno optato per un tattico retrofront.
Ovviamente, chi è rimasto è stato perquisito approfonditamente e, per ora, resta tutto sotto indagine. Ovviamente, per ciascuno di questi eventi che viene sventato, ce ne sono altri 1000 che avvengono indisturbati. Non siamo qui a dare lezioni di vita, ne a discernere per voi il bene dal male. Solo vi consigliamo di guardare il messaggio oltre il divertimento.