Alcune fonti piuttosto attendibili ci parlano dell’arrivo nei prossimi anni di una Royal Enfield elettrica. Se ne parla da anni e adesso ci siamo: quello che la grammatica definirebbe un ossimoro, nell’industria motociclistica si sta trasformando in realtà.
Qualcuno aspettava già una Royal Enfield elettrica
La casa inglese era da tempo a lavoro su dei veicoli ad emissioni zero: da Agosto 2020(distanti ma uniti, in discoteca e al mare con la mascherina, ricordate?). Non solo: più che un prodotto spot, sarebbe iniziata la produzione in serie di una gamma interamente elettrica. Anche perché il budget stanziato oscillerebbe tra i 100 e i 150 milioni di dollari.
Quel che abbiamo visto finora è qualche scopiazzamento scimmiottato a BMW, che nell’elettrico ancora crede a tratti (ok gli scooter, ma le moto…). Prima fra tutti la sospensione Hossack con doppio ammortizzatore al posteriore. Purtroppo, non sappiamo ancora nulla circa il motore: batteria utilizzata, prestazioni, autonomia, tempi di ricarica etc. E vabbe’, se il futuro è tanto nebuloso, non ci resta che consolarci con delle piacevoli garanzie.
Non aspettavo che te
Almeno la casa inglese non tradisce le aspettative di chi acquista questo genere di moto: le linee. Così tonde, classiche, caratteristiche, estemporanee. Eh no, affinché venga a mancare questa personalità non basta un pacco batterie sotto la sella. La moto scelta per vestire panni elettrici sembra essere la Himalayan. Curiosa anche l’imponenza del serbatoio carburante laddove…non ci sia del carburante da dover rifornire.
Come anticipato nel paragrafo precedente, sul motore vige il silenzio più assoluto. Ipotizziamo noi la rivisitazione al silicio di una cilindrata bassa tra i 250 e i 400 cc. Inclusa una potenza specifica per la quale Royal Enfield non ha mai eccelso. Il top manager Siddhartha Lai lascia intendere che entro il 2025 ne vedremo alcune sulle nostre strade.