La tappa della SBK in Argentina, si disputerà dall’11 al 13 ottobre 2019 presso il Circuito San Juan Villicum. Costruito con 170 milioni di pesos, si trova 22 km a nord dalla città di San Juan, in prossimità della Route 40 che attraversa verticalmente tutta l’Argentina. Il tracciato, lungo 4.276 metri, presenta 10 curve a sinistra e 7 a destra. È stato inaugurato il 14 ottobre 2018, durante il penultimo round del WSBK 2018: durante Gara2 la Ducati Panigale R di Melandri vi raggiunse i 308,6 km/h.
Il rettilineo di partenza è lungo 546 metri ma tra le curve 7 ed 8 c’è un altro rettilineo di 1 km. Il layout richiama quello di Buriram, ma obbliga i piloti ad un utilizzo maggiore dei freni, che nel tracciato Thailandese.
Secondo i tecnici Brembo, il circuito di San Juan Villicum è uno dei circuiti più impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5, raggiunge un indice di difficoltà di 4, al pari di Magny-Cours.
L’impiego dei freni della SBK in Argentina
Il Circuito San Juan Villicum è composto da 17 curve con 9 punti di frenata, distribuiti lungo il tracciato. Si alternano staccate decise, come la 10°,la 8° e la 1° ad altre in cui la velocità decresce di 100 km/h ad altre in cui il decremento è di 80 km/h.
Durante il giro, i piloti ricorrono ai freni per meno di 30″, 1,5″ in più rispetto alla più lunga Magny-Cours. Nei 21 giri della SBK in Argentina, i freni si usano per 10:30′ e con le elevate temperature dell’asfalto, i dischi in acciaio potrebbero surriscaldarsi.
Il valore di decelerazione di 1,16 g media sul giro è il secondo più alto del WSBK, superato solo nell’appuntamento thailandese.
Sommando le forze esercitate dal pilota sui freni nell’intera gara, il valore supera gli 825 kg, al pari di Misano ed Assen.
Le staccate più difficili
Delle 9 frenate della SBK in Argentina 3 sono considerate molto stressanti per i freni, 5 mediamente difficili, 1 abbastanza agevole. La più difficile in assoluto è la staccata della curva 10: da 237 km/h, i piloti SBK frenano per 4,9″ per curvare a 59 km/h con una decelerazione di 1,4 g. Durante la frenata lunga 188 metri, la pressione dell’impianto frenante raggiunge i 12,7 bar. Più prolungata la frenata alla curva 8. Occorrono 254 metri per passare da 295 km/h a 133 km/h: i freni si utilizzano per 3,8″ , esercitando un carico sulla leva di 5,1 kg. Terza per importanza la curva 1. Il carico sulla leva è di 4,8 kg, la pressione sull’impianto di 10,3 bar, e la decelerazione di 1,3 g, ma la frenata dura 5,2″, dai 257 km/h ai 73 km/h.