Sul circuito di Losail in Qatar è andata in scena la Superpole Race della SBK: una gara sprint di soli 10 giri, introdotta ad inizio 2019, per aumentare lo spettacolo e l’ interesse degli appassionati. Una gara che non premia in particolar modo i calcoli e la strategia, se non quella di spingere al limite da subito. Jonathan Rea, come spesso gli è capitato durante la stagione, ha seguito alla lettera questo schema ed inflitto un significativo distacco agli avversari.
Rea imprendibile nella SBK in Qatar
Allo spegnimento del semaforo, Jonathan Rea scatta deciso per distanziare il più possibile i suoi avversari. Al 2° giro di gara (il 1° lanciato) registra uno strepitoso 1:56.687 ” (e sarà l’unico in questa manche a scendere sotto il ’57) e successivamente, imposta il Cruise Control sull’1:57 e mezzo per alcuni giri. Si capisce che la Superpole Race della SBK in Qatar sarà l’ennesima manche monologica. Rea vince con 2″ di vantaggio sul suo inseguitore.
Bautista 2°
Dopo una prima manche in rimonta, Bautista vive questa gara sprint alle spalle di Jonathan Rea. Dopo aver sbrigato la pratica “Haslam-Lowes”, cerca di agguantare l’alfiere Kawasaki, che nel frattempo ha già accumulato un solido distacco. Dovrà quindi accontentarsi di un saldo 2° posto, che riflette l’andamento del suo finale di stagione: comodamente 2°, lontano dal 1°. Peggior sorte è toccata al suo team-mate: Chaz Davies patisce ancora la partenza dalla 12° casella e si lancia in una rimonta disperata, che toccherà il suo apice nella conquista del 5° posto alle spalle di Leon Haslam.
Yamaha SBK uniformi in Qatar
Tra le Yamaha R1, spicca finora quella con il N° 22: Alex Lowes conquista un’altra 3° posizione. Non riesce a contrastare concretamente il motore Ducati sul rettilineo (tra i 10 e i 15 km/h di differenza) ma capitalizza sia la proverbiale guidabilità della moto di Iwata, sia i punti derivanti da questo piazzamento: preziosissimi nell’assalto al 3° posto in classifica generale. Tantopiù se il suo concorrente, gareggia sullo stesso mezzo ed indossa la stessa casacca. Michael Van Der Mark chiude 6°, al comando del plotone Yamaha; alle sue spalle, Loris Baz in 7° posizione, in sella alla R1 del Team Ten Kate e Sandro Cortese 8° sulla Yamaha del Team GRT. Più staccato troviamo il suo compagno di box Marco Melandri in 10° posizione. Pur raccogliendo risultati eterogenei, la Yamaha appaiono più calmierate e raggruppate nella Superpole Race che in una manche intera, ipotizzando che il loro tallone d’Achille risieda nella lunga distanza.
Bmw ancora incompleta
La Bmw S1000RR 2019 è arrivata all’appuntamento inaugurale di Phillip Island in configurazione sperimentale, con motore in linea al regolamento Stock. Nelle piste più tecniche, ha mostrato ottime doti telaistiche, vanificate da ogni tentato upgrade sul propulsore, che sembrava metterle in crisi. Dopo risultati alterni, soprattutto da parte di Tom Sykes che si è impegnato molto in questa stagione, l’appuntamento in Qatar ha sancito la loro distanza dai vertici della categoria. 12° Tom Sykes; 15° Markus Reiterberger. L’inverno è lungo (soprattutto in Germania…) e a Bmw non mancano determinazione ed esperienza.
La stagione 2019 delle derivate di serie, già conclusa in termini iridati, volge al termine. Speriamo che Gara 2 ci regali le ultime emozioni.