E’ la domanda del secolo: nella scelta di moto e scooter ci affidiamo a diversi parametri, più o meno razionali. Quali contano di più e quali meno?
Scelta di moto o di uno scooter?
E’ la domanda n°0. Meglio una moto od uno scooter? Nelle corte e pratiche trasferte cittadine, uno scooter è notevolmente meno impegnativo. La sella più comoda, un eventuale bauletto ed un parabrezza lo rendono infinitamente più pratico. La trasmissione a variazione continua ci toglie il pensiero di snocciolare le marce. La ciclistica è più che sufficiente per fare tutto.

Una moto è più divertente, prestante, entusiasmante da guidare e rende le nostre trasferte un vero e proprio svago, anziché semplici spostamenti. Or dunque, saltando a pie’ pari qualsivoglia ragionamento inerente il budget (assumiamo di averne), procediamo.
Sfarzo o sostanza?
Va da se che una non escluda l’altra. Non tutti gli uomini muscolosi mancano di intelletto e non tutte le donne belle sono vanitose. Va detto che un mezzo bello e qualitativamente valido costerà. E fin qui tutto chiaro. La personalizzazione delle finiture è spesso seducente, ma talvolta delude. Talaltra volta ci si fossilizza sulla longevità di un mezzo per poi acquistarlo e scoprire che non ci piace.

Altre volte ancora, ci preoccupiamo di comprare un mezzo che non ci si svaluti “tra le mani”. Questo ci porta ad anteporre la ragione al cuore.
Prestazione o affidabilità?
Restare a piedi è l’ultima cosa che vorremmo. Avere un mezzo affidabile dalla manutenzione semplice rende i chilometri in sella molto più piacevoli. Per capirne il valore di cotanta spensieratezza, basta provarne uno fragile. Si cambierà idea in un attimo.

Così come avere un mezzo divertente ed adrenalinico fa passare in secondo piano la sua fragilità. Chiaramente, più sono lunghe e continue le trasferte, più si privilegerà l’affidabilità. Ancora una volta, anteponiamo la ragione al cuore.
Conditio sine qua non
Un mezzo ci deve piacere. Previa media ponderata dei parametri precedenti, deve anzitutto rappresentarci, essere il prolungamento del nostro corpo alla guida; il nostro orgoglio giù dalla sella. Per tornare parallelismi relazionali-sentimentali del 2° paragrafo: la bellezza fisica non è tutto, ma sicuramente apre più strade in fase di conoscenza; la fedeltà ed il trasporto emotivo sono cose ben diverse e non speculari tra loro.