A Genova, nei giorni scorsi, un cinghiale ha letteralmente assalito uno scooter. Per fortuna era parcheggiato e a bordo non c’era il proprietario. In casi simili, si parla di violenza di branco; qui è bastato un solo animale, anche se bello grosso.
Cosa ci fa un cinghiale su uno scooter a Genova?
Ah la Liguria, i suoi paesaggi mozzafiato. Il mare così cristallino che sembra volerti parlare e le sue città portuali contornate da monti solitari. Questa alternanza paesaggistica fa bene agli occhi e alle fotocamere. Meno alla commistione urbana di esseri umani ed animali. Anche perché stavolta, non ci si spiega perché, un cinghiale presente in città avrebbe assalito uno scooter parcheggiato. Come? I primi colpi sono andati alla sella: dopo averla spellata per bene, l’animale ha pensato bene di aprirla.
Contrariamente ad alcuni ladri che, ahinoi, invece delle carceri affollano le nostre città, l’intento del cinghiale non era certo rubare, bensì rovistare per soddisfare la sua primordiale curiosità. Fedelmente seguito dai suoi cuccioli, ha agito indisturbato: e chi si sarebbe mai avvicinato per distoglierlo? Anche il regista del video si tiene a debita distanza.
Lo fanno anche qui?
Molti ricorderanno gli anni in cui Roma era amministrata dall’ex sindaco Virginia Raggi. Bene, i detrattori ne evidenziarono le falle (e ce ne furono, per carità). Soprattutto una destra piuttosto estrema e radicale, nei confronti di un partito del quale non si conosceva la direzione. Ammesso che ne abbia mai avuta una.
Uno dei tanti motivi delle critiche, oltre agli autobus incendiati, erano proprio i cinghiali. Liberi di scorazzare fra oltre 2000 anni di storia, questi animali erano un pericolo per la società. Bene, a quanto pare anche in altre città succede questo. Ovviamente, nessuna critica verso l’attuale sindaco Marco Bucci (centro-destra), semplicemente la constatazione che certe cose succedono ovunque. Stavolta, a rimetterci è stato semplicemente lo scooter.