martedì, Settembre 26, 2023
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Shark EVO-GT. Recensione casco modulare

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I caschi modulari rappresentano un ibrido tra un casco integrale e un casco jet. E non sempre sono apprezzati dai motociclisti, specialmente da chi pratica del turismo, ma possono offrire un buon compromesso, unendo sicurezza e praticità d’utilizzo.

E Shark Evo-GT ha tutte le carte in regola per entrare a far parte del vostro utilizzo quotidiano e per alcuni spostamenti extra urbani.

Le caratteristiche di Shark EVO-GT

La versione GT è l’ultima evoluzione della gamma EVO. Pensato per chi macina chilometri su chilometri in moto o in scooter e vuole comunque una buona protezione sia nella posizione integrale, che in quella a jet.

Una delle particolarità principali di EVO-GT, risiede nel fatto che la mentoniera scorre lungo tutta la calotta, andando a posizionarsi dietro la nuca, a beneficio dell’aerodinamica, del comfort e della rumorosità soprattutto.

E’ semplicissimo passare da un casco integrale ad uno jet, con solo l’utilizzo di una mano. Abbiamo quindi un casco con una doppia omologazione e con un sistema brevettato Auto-up/Auto-down.

Cosa significa? In pratica questo sistema permette alla visiera di muoversi in maniera automatica, quando lo si apre o quando lo si chiude, senza dover “manovrare” troppo il casco per poterlo aprire. Così da evitare ulteriori distrazioni durante la guida.

Ricordiamo, per chi non lo sapesse, che Shark presentò nel 2007 l’Evoline, il primo casco al mondo ad avere la doppia omologazione. Quindi furono proprio loro i primi a brevettare questo tipo di sistema.

La mentoniera poi è facilmente bloccatile con una sola mano, grazie al nuovo sistema V-Tech e a garantire il bloccaggio della stessa, anche in caso di caduta o urto, ci pensa il sistema Safe Lock

Shark Evo-GT

La visiera

A garantire una buona visibilità ci pensa la visiera di classe ottica 1, con spessore variabile. Visiera anti-graffio e anti-appannamento, predisposta per l’inserimento del Pinlock, offerto di serie con il casco.

Immancabile il visitino parasole, azionabile facilmente tramite il comodo cursore posto al centro del casco, sia con la mano destra o per i mancini anche con la mano sinistra.

Tre le prese d’aria: una sulla mentoniera, due sulla parte frontale della calotta e due estrattori posteriori. Calotta realizzata in termoplastica iniettata, in due taglie.

L’interno di Shark EVO-GT

Il comfort, durante la calzata, è garantito da un materiale tessile di ultima generazione in fibre riciclate, il Microtech, antibatterico e anti-odore. Gli interni sono tutti smontabili e lavabili facilmente in lavatrice a 30°.

E per chi indossa gli occhiali da vista, il sistema Easy-Fit presente all’interno, facilita l’inserimento delle astine; due taglie dei guanciali disponibili e uno slot per poter inserire l’interfono Sharktooth Prime. 

Cosa ci è piaciuto?

Abbiamo apprezzato il sistema di scorrimento della mentoniera, facilmente azionabile con una mano sola. Il suo peso, caratteristica non del tutto scontata su questo tipo di caschi e il buon comfort offerto dagli interni.

Cosa non ci è piaciuto?

Abbiamo trovato difficoltosa la chiusura della mentoniera, con i guanti indossati, dove azionare il tastino per lo sblocco non è sempre facilissimo.

Taglie e prezzo

Shark EVO-GT è disponibile nelle taglie dalla XS alla XL, con disponibilità per la taglia King Size, solo per alcuni colori. 11 le grafiche disponibili e un prezzo di 429,99 euro.

Tutte le colorazioni, taglie e informazioni, sono disponibili sul sito Shark.

Thomas Bressani
Thomas Bressani
Thomas Bressani vive e nasce a Milano nel 1983, città di cui ne sente strettamente i legami. Per lui tutte le strade portano, ed escono per fortuna, da questa città. Affascinato da tutto ciò che lo circonda e dal mondo creativo, frequenta il liceo artistico e succesivamente l'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Appassionato di Design, Arte, Grafica, Fotografia e Sport. E' a quest'ultimo a cui dedica buona parte del suo tempo libero, dopo un passato da playmaker nell'Olimpia Milano, si dedica al Taekwondo come atleta agonista e istruttore, arrivando a diplomarsi cintura nera di II Dan. Appassionato sin da ragazzino al mondo delle due ruote, la sua prima presa di contatto avviene a 14 anni con il primo motorino, da li in poi la crescita avviene naturale, 125, 600 e 1000 saranno le moto che lo accompagneranno nella sua vita. Non sopporta il passato di verdure, le code in auto, quelli che "voglio ma non posso" e chi parla troppo di prima mattina.

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