Andare in moto è sinonimo di passione, libertà, sogno e divertimento: chi sa gestire una situazione potenzialmente pericolosa ne godrà ancor di più. Vediamo come averne gli strumenti.
La regola 0 per qualsiasi situazione pericolosa in moto
Mantenere la calma. Essere lucidi e ragionare scientificamente, per quanto concesso. Negli anni, gli storyteller più teatrali parlano spesso di “manovre oltre la fisica”. Il punto è che non c’è nulla oltre la fisica e che quest’ultima detti le regole per andare in moto. Giacché si tratta di fisica, cercheremo di analizzare scientificamente quanto accade e trovare nel minor tempo possibile una soluzione.
Sempre tener saldo il controllo della moto. Stringete le gambe attorno al serbatoio e mantenere la braccia sul manubrio. Più cose deciderete voi, meno ne deciderà la moto.
Calibro 1
State per inserire la moto in curva, ma appena iniziate a piegare sentite che la velocità è troppo elevata. Non abbiate paura di tenere il freno anteriore pinzato a moto piegata: al contrario, caricherete l’avantreno conferendogli stabilità. Ovviamente, calibrarne la pressione, per evitare scuotimenti. E se non basta, una pelatina anche al freno posteriore. Vi sveliamo un segreto: il pedale non è lì per caso.
Calibro 2
Avete presente il wobbling? Un pericoloso sbacchettamento dell’anteriore o del posteriore che fa muovere la moto. Bene, in quel caso, oltre a stringer forte la moto, non vi venga in mente di chiudere il gas e/o frenare. Tenete il gas costante e, se riuscite, accelerate. Caricare il retrotreno con l’effetto tiro-catena stabilizza il posteriore.

In uscita di curva date troppo gas e la moto derapa? Chiudete il gas dolcemente. Più sarete dolci nelle vostre reazioni, più lo sarà la vostra moto. Sempre ricordarvi che siete voi a guidare la moto e non il contrario.
Su la testa
Oppure, sempre in uscita di curva, la moto impenna? Ancora una volta, evitate manovre brusche. Il freno posteriore di cui sopra è lì per un motivo. Pelandolo, si frena la trasmissione della potenza e quindi la spinta. Ed ecco un ultimo segretuccio già noto ai più, ma magari…

Tenete sempre incastrata la gamba esterna. Mentre la parte del corpo interna alla curva gestisce eventuali criticità, quella esterna vi garantisce un solido appoggio. Prendete ora una qualsiasi foto del vostro pilota preferito in piega. Noterete il gomito a terra, il casco vicino al cordolo etc. Ma soprattutto la gamba esterna sempre incastrata a lato del serbatoio.
Bonus track
Fate dei corsi di guida. Ce ne sono moltissimi di tutti i tipi (strada, pista, enduro, flat track, bagnato etc.) e vi aiuteranno moltissimo, soprattutto se ci andrete con la consapevolezza di non dover ottemperare delle falle, bensì di potenziare il vostro controllo. Lo abbiamo detto prima: più voi controllerete il vostro mezzo, meno lui controllerà voi.