In questo articolo vi proponiamo gli stipendi annuali dei piloti di MotoGP 2023. Quasi per tutti si parla di cifre a 6 zeri. Quasi.
Top 10 degli stipendi MotoGP 2023
Come vedrete dall’elenco che segue, il pilota più povero della Top 10 guadagna comunque 2 milioni di euro. E il guadagno non è sempre strettamente dipendente dai risultati in pista.
- Marc Marquez (Honda) – 12,5 milioni di euro
- Maverick Vinales (Aprilia) – 10 milioni di euro
- Joan Mir (Honda) – 6 milioni di euro
- Fabio Quartararo (Yamaha) – 6 milioni di euro
- Francesco Bagnaia (Ducati) – 5 milioni di euro
- Pol Espargaro (Gas Gas) – 3,5 milioni di euro
- Jack Miller (RedBull KTM) – 3 milioni di euro
- Franco Morbidelli (Yamaha) – 3 milioni di euro
- Alex Rins (Honda) – 3 milioni di euro
- Johann Zarco (Pramac) – 2 milioni di euro
Perché Maverick Vinales che nel 2022 ha chiuso 11° prende il doppio rispetto al Campione del Mondo Pecco Bagnaia? Perché Alex Rins che ha vinto 2 gare su una Suzuki uscente prende più di Pol Espargaro, la cui ultima vittoria è stata trasmessa in bianco e nero? E’ presto spiegato.
Depende
Può essere che, in un momento in cui era particolarmente competitivo, un pilota abbia strappato alla casa con la quale stava contrattando uno stipendio particolarmente elevato. Esempio pratico: nel 2008, Marco Melandri andò in Ducati e visse una stagione disastrosa. Nonostante ciò, percepiva il doppio dello stipendio di Casey Stoner, che invece si giocò il titolo.

Anche Andrea Dovizioso si giocò il mondiale nel 2017 mentre prendeva soli 730.000 euro, mentre il suo team mate Jorge Lorenzo raggiungeva quota 12,5 milioni di euro…per andare ben peggio.
Da che dipende?
Quelli che noi vediamo sono, attenzione, gli stipendi che la casa eroga al pilota (ovviamente aiutata dagli sponsor). Poi ci sono gli introiti che il pilota riceve dai suoi sponsor personali. Esempio pratico, Marc Marquez li riceve da Alpinestars, Shoei, Estrella Galicia etc.
Vengono poi i bonus, stabiliti precedentemente in sede di trattativa: se il pilota raggiunge N vittorie o si classificherà in posizione X a fine anno, gli verrà riconosciuta una certa cifra oppure un tot per ogni vittoria o podio. Insomma, il guadagno non si ferma qui.
Per tornare ad Andrea Dovizioso nel 2017, prese sì 730.000 euro. Ma anche 200.000 euro di bonus per ogni vittoria, che moltiplicato per i 6 successi stagionali ci da 1,2 milioni di euro in più. Infine, altri 500.000 euro di bonus per il 2° posto in classifica finale.
Plus ultra
Essendo diverse case motociclistiche collegate ad altre automobilistiche, credete che questi piloti abbiano bisogno di comprare le loro auto personali? O, meglio, le supercar che vedete sulla pagina Instagram di Aleix Espargaro non sono in comodato d’uso (sempre che non lo paghino per pubblicizzarle)?

Sempre Andrea Dovizioso, al quale oggi fischieranno le orecchie, dal 2004 al 2009 ha sempre avuto in uso delle Volvo. Meglio del Flixbus, no? Poi, dal 2013 entrò in Ducati che gli ha sempre dato in uso delle Audi.
Oppure Marc Marquez che, in ciascuno dei 6 mondiali vinti in MotoGP ha vinto con essi delle BMW Top di gamma (M2, M3, M4, M5, M6 etc.).
E gli altri?
Qui vediamo delle cifre più umane, corroborate da qualche riflessione postuma. Oh comunque, 250.000 euro l’anno sono sempre soldi. No?
- Alex Marquez (Gresini Racing) – 1 milione di euro
- Jorge Martìn (Pramac) – 1 milione di euro
- Aleix Espargaro (Aprilia) – 750.000 euro
- Miguel Oliveira (RNF) – 625.000 euro
- Takaaki Nakagami (Honda) – 500.000 euro
- Brad Binder (RedBull KTM) – 500.000 euro
- Enea Bastianini (Ducati) – 375.000 euro
- Fabio Di Giannantonio (Gresini Racing) – 375.000 euro
- Luca Marini (VR46 Racing) – 300.000 euro
- Marco Bezzecchi (VR46 Racing) – 250.000 euro
- Augusto Fernandez (Gas Gas) – 250.000 euro
Perché loro che fanno lo sport della loro vita prendono tutti questi quattrini ed io mi alzo tutti i giorni alle 6 per piegarmi ai voleri di un capo che odio in cambio di 1.500 euro al mese?
Che ci fanno i piloti di MotoGP 2023 con quegli stipendi?
Non tutto è oro ciò che luccica. Un Brad Binder che mi prende il suo mezzo milione di euro deve comunque fronteggiare ingenti spese per: le numerose trasferte, management e personale di vario tipo, personal trainer e coach, un’alimentazione sana e, ultime ma non per importanza, le tasse.

Non è un caso che molti piloti abbiano la loro residenza ad Andorra dove il regime fiscale è ben più vantaggioso. Ma soprattutto, molti di loro non hanno il tempo di spenderli questi soldi. Sveglia, allenamento, contatti per lavoro, pasti, incontro con lo sponsor, godersi un minimo di vita famigliare. E’ un lavoraccio pensateci.
Io ci penso sempre quando sono in coda all’Eurospin o da Lidl. Capita anche a voi?