Una volta terminata la loro avventura in MotoGP, che fine faranno le Suzuki GSX-RR 2022 con il loro “kind engine”? La risposta potrebbe non piacervi. Dal momento che non piace neppure ai piloti che ci hanno corso e vinto nel tempo.
Suzuki GSX-RR MotoGP: dopo il 2022, nulla
Sappiamo ormai da tempo che Suzuki non intende proseguire la sua avventura nel mondo del racing. Questa decisione ha colto di sorpresa piloti, tester e acceso un aspro dibattito tra i vertici di Hamamatsu e l’organizzatore Dorna. Si tratta ormai di capire cosa sarà di questi splendidi prototipi che in questa stagione hanno vinto in ben 2 occasioni. Ironia della sorte, una di esse era l’ultima gara sul circuito di Valencia.
Livio Suppo, Team Manager di Suzuki Racing:
‘Un paio di queste moto finiranno in qualche museo, altre verranno pressate, insieme ai ricambi e tutto. Lo fanno tutte le case giapponesi, altrimenti resterebbero degli asset su cui pagare le tasse”.
Una frase che fa doppiamente male al cuore. Anzitutto, perché a pronunciarla a GPOne è Livio Suppo: il manager del team Suzuki Ecstar sulla quale la casa giapponese aveva riposto tante aspettative. Ma poi, chi mai vorrebbe veder pressato un pezzo di storia simile. Ma come i cuccioli di animali, potrebbe esserci una nuova famiglia.
Alex l’ariete
Entrambe le vittorie del 2022 provengono dal cristallino talento di Alex Rins. Il catalano sembra cautamente interessato a portarne un esemplare nella sua casa di Andorra.
Alex Rins #42:
“L’ho chiesto ma mi hanno già detto che va pagata. Se ne avrò l’opportunità, sì, la comprerò”.
Potessi dargli un consiglio, gli suggerirei di non essere veniale. Potrebbe pentirsi un domani di non aver portato con se il mezzo (o le relative evoluzioni) con il quale ha vinto 5 gare in MotoGP, per tornarci in pista dopo il ritiro “come ai vecchi tempi”.