Spesso nel mondo delle moto si parla di talento, in maniera ora più e ora meno completa. Ma cosa intendiamo davvero con questa parola?
Cosa significa avere talento in moto?
Quando parliamo di talento in qualsiasi attività, intendiamo la capacità apparentemente innata nello svolgerla. Dico “apparentemente” perché nella scienza nulla avviene per caso. Nasciamo con il nostro fisico, la nostra mente, il nostro DNA. Sviluppiamo il nostro carattere e la nostra corporatura. Già queste 2 variabili decideranno in buona parte che persone saremo nella vita, al di la del contesto socio-economico nel quale vivremo.

Il motociclismo è soggetto a queste variabili. Nascere con una corporatura sbagliata (ne parlavamo giusto QUI) non ci aiuta. Avere invece un fisico tonico, magari minuto e ben predisposto alla fatica è utilissimo. Anzitutto, per stare diverse ore in sella ad imparare.
Gnoseologia
Non è casuale l’ultima parola del paragrafo precedente: il verbo “imparare”. Per guidare bene la moto, bisogna imparare. Piccolo spoiler alert: la favola del fenomeno che sale in moto e va fortissimo da subito è pura leggenda. C’è chi al debutto va più piano o più forte, ma apprendere le tecniche giuste migliorerà comunque le nostre abilità. Farlo poi da bambini, con una mente fresca e propensa all’apprendimento è il massimo.

C’è chi poi predilige un apprendimento empirico. Ma a parte le numerose e rovinose cadute nelle quali si rischia di incappare, sempre di apprendimento si tratta. Anche piloti che salgono su un mezzo sconosciuto e lo portano subito al limite hanno comunque un background di strumenti atti alla comprensione immediata.
Campioni si nasce?
Fatti salvi tutti i discorsi sull’apprendimento, aggiungiamo anche lo sviluppo di un intelligenza veloce, atta a valutare soluzioni e strategie nel minor tempo possibile. Adesso che siamo bravi, come si diventa Campioni?
Soprattutto, Campioni si nasce? Nel senso più generico del termine, sì. Motociclismo, calcio, musica, arte etc. In tutti questi ambiti c’è stato qualcuno che, pur dotato di un talento immenso, non è stato un Campione. Tolti i discorsi sugli strumenti a disposizioni, amicizie e inimicizie, favoritismi e sabotaggi…Campioni si nasce.

Si nasce con la voglia di andare sempre oltre i propri limiti, le proprie capacità. Fare cose che ad altri non sono riuscite e neppure venute in mente. Decidere di provarci e riprovarci sempre e comunque. Magari non salendo nell’Olimpo ma fermandosi comunque nel cuore degli appassionati