Nei test della MotoGP 2023 a Portimao sono arrivate le conferme di quanto già tutti sapevamo: Pecco Bagnaia e Ducati dominano. Gli altri inseguono.
I test rossi della MotoGP 2023 a Portimao
E’ allarme rosso. Ducati domina la griglia della MotoGP, quasi giocando con gli avversari. 1° tempo con record per il Campione del Mondo in carica Pecco Bagnaia: pilota dalla guida pulita ed impeccabile che ha nel passo gara un grande alleato. 2° tempo per Johann Zarco, decisamente meno costante ma molto abile nel mettere insieme un giro secco. 4° e 5° posto per i piloti del team VR46, Luca Marini e Marco Bezzecchi. 6° Enea Bastianini senza svenarsi. 7° posto per Alex Marquez che, venendo dalla Honda privata del team LCR non ha ancora espresso il suo potenziale. Insomma, tanta tanta roba.
Fatte le volute proporzioni
Molto meno bene Aprilia, che sembra aver speso questi giorni più alla ricerca del setup nella prima gara e nello studio di una Sprint Race che non per “stampare il crono”. Anche giusto così.
Yamaha continua a provare materiale, in cerca di un equilibrio ciclistico che viene a mancare non appena si aggiunge motore. Il 3° tempo di Fabio Quartararo e il 19° posto di Franco Morbidelli dicono tutto. Un reparto corse che ha scelto di lavorare in una determinata direzione ed un pilota che sta dando l’anima in un circuito nel quale il pilota può far molto per sopperire ad una moto imperfetta.
Ma se neanche qui il miracolo riesce…
Calma e gesso
Il Quartararo di KTM è Brad Binder, che con il suo 9° tempo porta nel team quel po’ di fiducia affinché si lavori con motivazione. Il 17° e 18° posto dei suoi compagni di marca danno un reale valore del suo impegno e del livello della RC16. Un super motore non basta a compensare ciò che si perde in ingresso curva.
Honda procede la sua lotta con un progetto che non convince mai. 13°, 14° e 15° tempo sono i risultati in classifica per Joan Mir, Marc Marquez e Alex Rins. A poco e nulla serve un interasse corto e rapido nei cambi di direzione se non c’è un telaio che dia fiducia in inserimento e percorrenza di curva o sufficiente trazione per sfruttare, anche qui, un motore potente.
Vista la disparità tecnica fra Ducati e le altre marche, benedetta sia la Sprint Race, nel nome dello spettacolo.