I test per la MotoGP sul tracciato di Valencia si sono appena conclusi. Se nel 1° giorno sono scesi in pista i prototipi 2020 per un primo contatto, nel 2° c’è stato qualche “Time Attack”. Maverick Vinales svetta sugli altri.
Yamaha in gran forma nei Test MotoGP a Valencia
Yamaha appare davvero in gran forma sul tracciato di Valencia e sta lavorando sodo per recuperare potenza nei rettilinei, senza compromettere il suo equilibrio telaistico. 1° Maverick Vinales (1:29.849″) dopo aver girato più rapidamente che nella Q2 della scorsa gara, forse anche a causa di un asfalto più gommato; appena più “lento” Fabio Quartararo (1:30.013″) è 2°, il quale ha ottenuto prima il suo miglior tempo e si è probabilmente concentrato sulla continuità prestazionale; 3° Franco Morbidelli (1:30.114″); 9° Valentino Rossi (1:30.781″). I piloti Yamaha appaiono coesi sul foglio dei tempi e concordano sulle migliorie da apportare alla M1: un’ottima base di partenza per gli ingegneri di Iwata.
Suzuki e Ducati inseparabili
Coesione cronometrica anche nel box Suzuki. I 2 piloti della casa di Hamamatsu, viaggiano insieme: 5° Joan Mir (1:30.427″) che sopravanza di un’inezia il compagno di squadra; 6° Alex Rins (1:30.503″). Va evidenziato che ciascun pilota abbia ottenuto il miglior tempo durante il proprio 54° giro. Se non fosse per i tempi rapidissimi, sembrerebbe che la Suzuki stia facendo una Riding School.
Idem per le Ducati, eccetto che per la loro collocazione in classifica, decisamente peggiore: 10° Jack Miller (1:30.854″); 11° Andrea Dovizioso (1:31.143″); 12° Tito Rabat (1:31.258″); 13° il collaudatore Michele Pirro (1:31.424″); 17° Karel Abraham (1:31.597″). Restando nel team Avintia, non è ancora definito l’accordo con Johan Zarco.
Test MotoGP a Valencia fuorvianti per Honda
Che la Honda RC213V sia una moto complessa, è ormai noto. Molteplici però, le potenziali migliorie per renderla più guidabile: un avantreno più “comunicativo”? Un telaio relativamente più morbido? Un motore più dolce nell’erogazione? La scalata alla guidabilità segue diversi sentieri e questa confusione si ripercuote puntualmente in classifica: 4° Cal Crutchlow (1:30.316″); 7° Marc Marquez (1:30.556″), oggi in veste di “Cicerone” del fratello minore; 18° il collaudatore Stefan Bradl (1:31.657″); 20° Alex Marquez (1:32.235″). Tra l’altro, i piloti Honda hanno girato mediamente più dei loro avversari.
Ktm scalda i muscoli, Aprilia brucia
Un nuovo telaio a doppia trave trapezoidale per la Ktm RC16, in luogo del precedente a traliccio, per una moto complessivamente più neutra in frenata ed inserimento in curva (le aree tecniche in cui si lasciano “decimi preziosi” su piste tortuose come Valencia). I riscontri sono piuttosto rinfrancanti: 8° Pol Espargaro (1:30.685″); 14° Dani Pedrosa (1:31.474″); 15° Iker Lecuona (1:31.515″) e 22° Brad Binder (1:32.367″), che proseguono il loro apprendistato.
Più complicata e “pirotecnica” la 2° sessione di test per Aprilia: la RS-GP di Iannone prende fuoco davanti nella pit-lane, con comprensibile sfogo del pilota di Vasto. Per il resto, la casa di Noale lavora più nel box che non tra i cordoli, con pochi giri e Run piuttosto brevi. 16° Aleix Espargaro (1:31.526″); 19° Andrea Iannone (1:31.800″); 21° il collaudatore Bradley Smith (1:32.249″).
Test della MotoGP a Valencia – Day 2:
- M.VINALES: 1:29.849″
- F. QUARTARARO: 1:30.013″
- F. MORBIDELLI: 1:30.114″
- C. CRUTCHLOW: 1:30.316″
- J. MIR: 1:30.427″
- A. RINS: 1:30.503″
- M. MARQUEZ: 1:30.556″
- P. ESPARGARO: 1:30.685″
- V. ROSSI: 1:30.781″
- J. MILLER: 1:30.854″
- A. DOVIZIOSO: 1:31.143″
- T. RABAT: 1:31.258″
- M. PIRRO: 1:31.424″
- D. PEDROSA: 1:31.474″
- I. LECUONA: 1:31.515″
- A. ESPARGARO: 1:31.526″
- K. ABRAHAM: 1:31.597″
- S. BRADL: 1:31.657″
- A. IANNONE: 1:31.800″
- A. MARQUEZ: 1:32.235″
- B. SMITH: 1:32.249
- B. BINDER: 1:32.367″
- M. KALLIO: Non Classificato
- D. PETRUCCI: Non Classificato