Il Day 2 dei Test della Superbike 2020 a Portimao ha portato diverse risposte. Molti dati su cui lavorare in previsione dei test a Phillip Island.
Yamaha Superbike veloce nei Test Portimao 2020!
L’esito ufficiale vede in testa Toprak Razgatlioglu su Yamaha che abbatte il muro dell’1:41 con un tempo di 1:40.804. Solo mezzo secondo più lento dal record ufficiale di Portimao. Ma sappiamo che Portimao premia la precisione quanto la creatività dei piloti. Il compagno di marchio Loris Baz è 3° (+0.190″), sulla R1 del team Ten Kate. 4° Michael Van Der Mark che insegue i suoi avversari, con un ritardo di oltre 0.6″. Insomma, la naturale deduzione tra i test di Jerez e Portimao è che Yamaha ci sia. Meno bene Federico Caricasulo e Garrett Gerloff, rispettivamente 9° e 10°, nei Test Superbike 2020 a Portimao.
Ducati meno omogenea
Che la Panigale sia complessivamente competitiva è un dato di fatto. Come spesso accade, però, gli aggiornamenti favorevoli per un pilota, ne penalizzano un altro (in altri campionati, il 2019 ha proposto diversi esempi). Scott Redding è 2° (+0.079″). Dopo essere stato il mattatore di ieri, il britannico ha lavorato, come promesso, sui Long Run e sulla Superpole Race, testando la curva prestazionale delle gomme. Si redime il compagno Chaz Davies che oggi è 5° (+0.795″). Chaz, secondo la dirigenza Ducati, dovrebbe smussare la sua guida, molto spigolosa, per valorizzare i pregi della sua Panigale V4.
BMW rassicurante; Honda inquietante!
Da Portimao, lo staff BMW parte alla volta di Monaco con molti dati da sviscerare. Tom Sykes è 7°, dopo aver lavorato a lungo sul setting della moto. Il team-mate Eugene Laverty è 8°.
Dal fronte Honda, le notizie sono di difficile intepretazione. Leon Haslam è 6° (+0.851″), confermandosi un valido esponente dell’ala dorata. Alvaro Bautista è 15° e sorgono le prime domande: è un 15° posto umile, spontaneo e frutto di una difficoltà oggettiva? Una graduale presa di confidenza? Oppure, una strategia ben collaudata? Non sappiamo quale lettura sia più veritiera. I test servono per lavorare con metodo, pazienza e secondo strategie personali: ogni team ha le sue. Sparare il tempone da urlo, con la gomma extra-morbida, rende solo mediaticamente.
A Phillip Island ci saranno ulteriori test di rifinitura prima che inizi la stagione. A decretare il risultato di tante supposizioni, operazioni meccaniche ed informatiche, sarà il più democratico dei giudici: il cronometro.