Questa settimana si sono svolti 2 giorni di test del WorldSBK 2023 a Portimao. Alvaro Bautista chiude in testa con il record della pista. Una pista un po’ particolare, diciamolo pure.
A Portimao si chiudono i test per il WorldSBK 2023
Portimao è una pista un po’ particolare, lo sappiamo per definizione. Carreggiata larga abbinata a dei continui saliscendi ed un asfalto sempre molto ondulato. Non ci sono 2 piloti che seguono la stessa linea. E se a Jerez conta poco il motore ma molto la ciclistica, qui gli attributi del pilota giocano un ruolo ancor più importante.
E’ così che il Campione del Mondo in carica Alvaro Bautista domina i test con la sua guida stretta e con pochi zig-zag. Non solo, polverizza il record di Jonathan Rea girando in 1:39.035′. Non per dire, a soli 3 decimi dal record della MotoGP fatto da Pecco Bagnaia.
A proposito di Rea…
A ruota lo segue Jonathan Rea con un tempo inferiore di soli 9 millesimi di secondo. Inoltre, il fatto che la 2° Kawasaki sia 10 posizioni più giù in classifica denota la mole d’impegno che il Cannibale sta profondendo in pista. Allora era vero che qualche km/h in più sul dritto lo avrebbe aiutato.
Stesso dicasi per Toprak Razgatlioglu, il quale si posiziona al 4° posto finale a 4 decimi dal riferimento. Il suo compagno di squadra Andrea Locatelli è 3 posizioni più giù.

Più omogenee le Honda, i cui alfieri Iker Lecuona e Xavi Vierge galleggiano attorno alla 10° posizione e al secondo di ritardo. Nulla di irrecuperabile, ma è il segno di quanto un motorone non serva senza la possibilità di scaricarne la potenza.
Discorso affine in BMW, sia pur traslato di altre 10 posizioni. Il migliore si rivela Loris Baz 15° con già oltre 1,5″ di distacco. Peggio di lui Michael Van Der Mark e Scott Redding. Grande telaio, grande ciclistica, ma laddove i piloti debbano metterci quel quid in più, non sembrano trovarlo.
La gara delle gomme
In questi test, abbiamo visto ancora una volta quanto una Superbike si avvicini ad una MotoGP. E’ stato altresì traslato il focus: da che ci si doveva dedicare alla messa a punto ottimale, si è subito trascesi nella gara a chi sparava il tempone. Vero che le modifiche hanno senso solo quando si va al limite, ma le gare non sono qualifiche.
Ciò significa dover provare anche gli effetti di ogni setting sul lungo periodo: volendosi fare i matematici, la derivata di ogni direzione tecnica. E se continui a sparare temponi, questo non puoi farlo. Ma alla fine, se tutti provano il tempone, nessuno saprà cosa lo aspetta a fine gara. Palla al centro e…prima in alto.