Un responsabile Triumph si è espresso duramente contro le MotoE ed il concetto di racing accostato alle moto elettriche. Secondo voi ha ragione?
Ma perché MotoE e Triumph sono contro?
Steven Sargent, responsabile del prodotto della casa inglese ha espresso i suoi dubbi sulle performance di una moto elettrica, soprattutto in una gara. I limiti oggettivi di una MotoE sono i seguenti: scarsa autonomia (gare più brevi); potenza non elevatissima (finché corrono le WorldSSP 300…); peso elevato (preparazione più intensa e più “attenzione” in gara).
Steven Sargent, responsabile del prodotto Triumph:
“Le prestazioni di una moto elettrica sono impressionanti in accelerazione, ma il veicolo resta pesante perché con la tecnologia attuale sono relativamente pesanti i pacchi batteria. La tecnologia al momento limita la quantità di autonomia che è possibile ottenere. Fino ad ora abbiamo visto che in MotoE le gare sono state di 6-7-8 giri. Non sono sicuro di ciò che la Ducati offrirà.“
Ah, ecco: se il problema era tutto qui, bastava dirlo. Il monopolio della casa di Borgo Panigale infastidisce ante-litteram. Eppure Triumph detiene il monopolio dei motori in Moto2.
E Ducati che fa?
Per ora, si limita a contenere il valore di coppia motrice: dai 220 nm in origine, torna ai più umani 140 nm: un valore che spaventa meno i piloti provenienti dall’endotermico ma consente mini-errori nelle traiettorie. In primis, si risparmia sul peso, che infatti decresce di ben 35 kg (utilizza una batteria meno voluminosa); in secundis rende l’erogazione più gestibile in uscita di curva.
Ma se è vero che “solo chi mangia fa le briciole”, va detto che Triumph sembrava più prossima che mai allo sviluppo di una moto elettrica. Forse qualcosa è andato storto e la sua dirigenza si comporta come nella celebre favola de “La volpe e l’uva” di Esopo. La volpe non riesce a prendere l’uva sull’albero ma difende la sua inabilità dicendo che quell’uva è acerba.
La gara è gara
A prescindere da quelli che sono i legittimi gusti personali (chi vi scrive ne ha, come tutti), bisogna ricordarsi di cosa sia una gara. Una competizione moderata da un regolamento in cui tutti i partecipanti ne accettano le condizioni, i rischi e le modalità. In un regime di trofeo monomarca, questa uguaglianza emerge ancora di più.
Le gare non sono fatte di solo rumore, ma anche e soprattutto di effettivo confronto dei valori in campo tra i suoi protagonisti. Perciò, cari denigratori dell’elettrico per partito preso, non temete: il sale della competizione ci sarà sempre, quale che sia l’alimentazione dei veicoli utilizzati.