In questo video, vi mostriamo un crash da parte di un motociclista sulla sua Triumph Daytona 675. Un incidente che poteva essere evitato. Vediamo perché.
Che crash sulla Triumph Daytona 675
Nel video vediamo 2 allegri amici che si stanno godendo un giro spensierato in moto. Si allungano un paio di marce sui rettilinei, se ne scala una per entrare in curva e tutto liscio come l’olio. La camera è montata su di una Aprilia RS 660 e riprende l’amico davanti con la Triumph Daytona 675. Quest’ultimo è molto agitato in sella. Ad ogni curva tira fuori la gamba interna e sembra emulare un balletto di Lucio Dalla. Ma nel raccordare 2 curve, entra con troppa velocità, va fuori strada e cade. Nulla di grave, ma la tragedia è stata sfiorata.
Anche perché, trattandosi di una curva quasi cieca, sarebbe potuta sopraggiungere una macchina o un’altra moto. E se il centauro un po’ spericolato era almeno ben equipaggiato in termini di abbigliamento tecnico, tecnicamente è stato soprovveduto.
Occhi al cielo
Questa è l’espressione di ogni smanettone quando si sente ripetere che “la strada non è una pista”. Ma d’altro canto, in pista, una curva simile non ci sarebbe stata. In pista si gira su un tracciato che non cambia mai in corso d’opera e dove le curve si vedono. O comunque, si ha tempo di memorizzarne i punti fermi e le sconnessioni già dai giri precedenti. Non vi sono varianti quasi cieche e/o coperte dall’ombra.
Mettici poi che in pista ci sono degli spazi verdi, chiamati “vie di fuga”. Si spera di non dovervi mai finire dentro però, quand’anche fosse, sono lì apposta per proteggerci in caso di traiettoria sbagliata, guasto meccanico e via dicendo. Quindi: la moto si ripara, il fisico non ha riportato brutte conseguenze, il morale si riprenderà. Animo ragazzo e la prossima volta…in pista!
