In questo periodo, il Campione del Mondo di SBK 2014 Sylvain Guintoli si produce in interessanti esperimenti in pista sulla Suzuki GSX-R1000 di serie. La quarantena ha imposto a tutti i motociclisti l’astinenza dai cordoli. Quindi, Sylvain Guintoli spiega il Leg Dangle : la tecnica che vede i piloti aprire la gamba interna, in fase di staccata. Da dove nasce? A cosa serve davvero?
In principio fu Valentino
Sylvain spiega che il precursore di questa tecnica fu proprio Valentino Rossi. Il Dottore è sempre stato uno staccatore magistrale e, per valorizzare questo talento, ha sempre sperimentato nuove tecniche. Le prime volte in cui usava il Leg Dangle, spiegà il collaudatore Sylvain Guintoli, nessuno capiva cosa stesse facendo. Poi, sempre più piloti hanno iniziato a sperimentare questa tecnica. Il più restìo ad applicarla fu Jorge Lorenzo, più attento all’inserimento e alla percorrenza di curva. Ma nel 2017, una volta in Ducati, dovette adattare il suo stile alle grandi staccate che la Desmosedici concedeva (nella lotta contro Marquez a Zeltweg 2018, lo vediamo ripetutamente usare il Leg Dangle).
Tra gli altri estimatori di questa manovra troviamo un altro ducatista: Andrea Dovizioso. Quest’ultimo, non poggia il piede a terra ma lo lascia penzolare a mezz’aria. Si prenda anche Jonathan Rea che in alcune staccate, sembra quasi aprire entrambe le gambe. Da anni, anche in Moto3 viene molto utilizzato il Leg Dangle: e a cosa serve?
Distribuzione dei pesi
Principalmente, il Leg Dangle ottimizza la distribuzione dei pesi sul sistema “moto-pilota”. Una spiegazione che ne include molte altre. Portando la gamba fuori, ci si protende verso il punto di corda. La gamba esterna si stringe di più al serbatoio, spingendo la moto in curva. Successivamente, il baricentro si abbassa, stabilizzando sia l’anteriore (con il quale impostiamo la traiettoria), sia il posteriore (che in frenata rimane stabile e sfrutta il freno motore). C’è poi un discorso di aerodinamica. Aprendo la gamba, siamo costretti ad alzare ancor di più il busto: l’impatto con l’aria di quest’ultimo, favorisce il rallentamento del mezzo, guadagnando ulteriori cm in staccata.
Controindicazioni? Non ce ne sono di particolari, eccetto una precoce usura degli stivali. Come spiega Sylvain Guintoli, il Leg Dangle è utile ai piloti per limare i decimini che li separano dal limite. Non ha molto senso applicarlo per gli amatori. Non se ne ottengono grandi giovamenti e si aggiunge un’ulteriore variabile da controllare. Ma…perchè non sperimentare?