L’appuntamento settimanale con Sylvain Guintoli è ormai una costante. In ciascun video, infatti, il Campione del Mondo di SBK 2014 fornisce preziosi consigli ad amatori di ogni livello, per potersi migliorare in pista. Dopo il precedente video di 10 consigli per la guida in pista, Sylvain Guintoli oggi spiega nel dettaglio un segreto particolare: lo Short Shifting. Di cosa si tratta?
Sylvain Guintoli e lo Short Shifting
Lo Short Shifting (dall’inglese “cambiata ravvicinata”) è la tecnica che vede i piloti salire di marcia in largo anticipo, rispetto al limitatore. Secondo il Campione transalpino è un segreto vincente, che aiuta il pilota in diverse fasi della guida: uscita di curva, percorrenza e cambio di direzione. A dimostrazione di ciò, Guintoli analizza 2 interpretazioni del rettilineo principale di Donington, in sella alla sua Suzuki GSX-R1000 di serie.
Nel 1° caso, Sylvain esce di curva con decisione, tira la marcia a limitatore e la sua moto impenna brutalmente. Nel 2° caso, il collaudatore anticipa la cambiata, massimizzando potenza e trazione. L’uscita di curva è più morbida, l’avantreno è solido e sembra di guidare lontano dal limite. Ma alla fine del breve rettilineo il cronometro parla chiaro. In poche centinaia di metri, il 2° approccio si rivela mezzo secondo più rapido. La stessa cosa si ripete in uscita dalla S Fogarty del tracciato inglese.
Percorrenza migliore
Lo Short Shifting migliora di molto la percorrenza di curva e quì, Sylvain Guintoli spiega come, omaggiando Valentino Rossi:
“Nel 2007 correvo nella MotoGP a Donington e guardando i dati di Valentino, ho notato un dettaglio che non avevo mai visto prima. Nella prima velocissima parte del tracciato è importante mantenere un’elevata velocità di percorrenza. In quel tratto, Rossi passava rapidamente dalla 2° alla 4° marcia. Ci ho provato anch’io e la moto si è rivelata più stabile e scorrevole…quindi più veloce.”
Un punto di Donington in cui si sommano i benefici dello Short Shifting è la lunga curva Coppice. E’ una curva dal raggio decrescente, che introduce sul rettilineo più lungo della pista. Bisogna percorrerla velocemente ed uscire forte per scaricare a terra tutta la potenza. Ancora una volta, il collaudatore Suzuki ribadisce l’importanza di anticipare la cambiata: si guadagna velocità di percorrenza, stabilità, trazione.
I benefici non sono solo momentanei. Avere una guida più dolce paga ancor di più nel lungo periodo: la meccanica ringrazia, la durata delle gomme aumenta ed il pilota si stanca meno. Quando si potrà tornare in pista, sarà un piacere sperimentare questi trucchi.