Dopo la doppia Gara del CIV Superbike 2021 al Mugello, abbiamo accolto il parere di Luca Vitali che è salito in entrambe le manche sul podio. Peraltro, al suo 1° appuntamento con la Honda CBR1000RR-R Fireblade.
Patto orizzontale
Il Patto orizzontale di Thomas Hobbes prevede i cittadini molto allineati sotto un’entità superiore (divinità o governo che sia). Un po’ come i piloti del CIV Superbike che in questo 1° round hanno sperimentato e rispettato il regolamento mono-centralina Motec. I valori in campo si sono livellati di molto.
Luca Vitali #70:
“Mi sembra un regolamento molto giusto. Alla fine, vince sempre il più forte. Michele Pirro ha vinto in entrambe le manche, ma non con distacchi così grandi come in passato. Anche Aprilia che lo scorso anno è andata così forte, non ha dominato. Comunque, Flavio Ferroni è andato forte.”
Patto verticale
Il contraltare di Thomas Hobbes era John Locke, il cui Patto verticale vedeva la società come una grande giungla in cui ogni uomo cercava di prevaricare sull’altro (“Homo homini lupus”). Così è stato per i piloti del CIV Superbike 2021, costretti a battagliare tra loro ed inventarsi l’impossibile per emergere.
Luca Vitali #70:
“In gara, abbiamo girato tutti molto vicini, pur facendo traiettorie diverse, a parità di curva. Io mi divertivo moltissimo ad uscire di traverso dalle Biondetti. Anche perché abbiamo corso praticamente senza elettronica. La nuova Motec è meno sviluppata della Magneti Marelli e piuttosto che che farla lavorare troppo, è meglio “aprirla”.”
Honda review
Nella 1° LIVE, Luca Vitali disse di aver provato la Honda CBR1000RR-R Fireblade in una configurazione molto standard. Gli era sembrata molto più solida della BMW S1000RR guidata fino al 2020. A distanza di altri test e 2 manche, il romagnolo conferma la sua impressione.
Luca Vitali #70:
“Questa moto ha un anteriore fantastico. In staccata riesci ad affondare senza rischi. In sella devo anche muovermi meno per ottimizzare il carico. Per uno come me che guida molto centrale (sedere mezzo dentro e mezzo fuori), è un bel vantaggio. E anche il motore va forte: sul rettilineo, io e Pirro eravamo uguali.”
Visione periferica
Dopo aver sviscerato bene Gara 1 e 2 del CIV Superbike 2021 al Mugello, ci concediamo un digressione con Luca Vitali. Lui che in gara ha corso senza tante sbavature, si presta a qualche off-topic. Argomento principe: le wildcard.
Luca Vitali #70:
“Ne feci una in Moto2 e stavo per farne una in MotoGP, a Misano 2018 con il team Esponsorama. Il Martedì sembrava tutto a posto, poi il Mercoledì mi dissero che non era più possibile. Christophe Ponsson aveva un budget maggiore del mio. E dire che nel mondiale STK1000 in cui correva, non stava facendo miracoli.”
Puta caso
In caso si dovesse presentare l’occasione, a parità di costo e circuito, quale campionato sceglierebbe Luca Vitali per una wildcard tra MotoGP, Moto2 e WorldSBK?
Luca Vitali #70:
“Credo che sceglierei il WorldSBK: è la classe più simile a quella in cui corro adesso. Magari a Misano: una pista che conosco bene e vicina a casa. Purtroppo, sono tutti esperimenti costosi e, come detto, io non mi ritengo del tutto un pilota. Per esserlo a livello professionistico, devi vivere di quello. Come tanti dei miei avversari, io lavoro per potermi permettere di correre.”