Non ho mai dato troppa confidenza a coloro che sostengono che un’esperienza, se già vissuta, non valga la pena di essere ripetuta. Quelli che non riguardano mai un film già visto, quelli che al ristorante devono sempre cambiare l’ordinazione.
Io adoro rivivere certe sensazioni, mi diverto a ripensare alle prime volte e a come le cose sono o non sono cambiate. E dopo aver partecipato per la seconda volta a Wonder Umbria 2021, questa convinzione è ancora più grande in me.
Wonder Umbria 2021. 5 g
Wonder Umbria è una manifestazione mototuristica che, sostenuta dall’associazione Borghi più belli d’Italia, si impegna a toccare le tappe più importanti e suggestive della regione. Figlia della volontà di Sandra Bonafede – presidente del Maxi Moto Group di Terni – la manifestazione è palcoscenico ideale per un territorio troppo spesso colpevolmente ignorato.
I cinque giorni del Wonder Umbria servono proprio a questo, una panoramica sulle bellezze dell’Umbria e delle regioni limitrofe; tutto in sella alle nostre motociclette, compagne perfette per un’avventura che già sapevo sarebbe stata entusiasmante.
Tutto in modo solidale, visto la collaborazione con l’associazione Ironwalk di Omar Bortolacelli: un esempio di resilienza e perseveranza per un ragazzo che a dieci anni da un incidente sul lavoro che lo ha costretto alla sedia a rotelle non ha smesso di spostare sempre più in alto l’asticella delle sue possibilità. Ma facciamo un passo indietro.
Partiamo dall’inizio
Come detto, l’edizione a cui già avevo partecipato non ha mortificato il mio spirito da centaura. Anzi, la voglia di solcare nuovamente quell’asfalto era così forte che sembrava davvero fosse la prima volta.
E così, con il cuore gonfio di entusiasmo ed aspettative, il 2 settembre è ufficialmente partito il Wonder Umbria da Piediluco, paese che diventerà quartier generale della manifestazione; snodo essenziale per imboccare i diversi itinerari atti a raggiungere le oltre 40 località in programma.
Bellezze, testimonianze storiche, bontà e leccornie locali. Ad accompagnarmi la ormai fedele Yamaha MT-09 2021 del concessionario D&G Motorsport, la naked più grintosa e divertente che abbia avuto modo di provare nell’ultimo periodo.
Me ne sono innamorata ed è ormai diventata la mia compagna ufficiale di questa estate. Vi racconto le mie sensazioni alla guida in questa prova.

La giornata del 2 settembre si è sviluppata verso la Valnerina, direzione Castelluccio di Norcia. Un sali-scendi dalla bellezza evocativa che non tradisce le aspettative, alte almeno quanto i profili degli Appennini che ci facevano da orizzonte.
E così, dopo una doverosa pausa pranzo (lo sanno tutti che si guida meglio a pancia piena) siamo ripartiti in direzione delle tappe successive: Visso, Rasiglia e Spoleto i cartelli blu che si sono mostrati ai nostri occhi, fieri e consapevoli dell’intrinseca bellezza che rappresentavano.
E come dargli torto? Rasiglia in particolare ha un fascino davvero suggestivo, una piccola chicca nascosta nel territorio: con i suoi ruscelli che attraversano il centro, il piccolo borgo è anche chiamato la Venezia dell’Umbria, e non senza ragione. Un piccolo paradiso.

Il secondo giorno di Wonder Umbria 2021
Il secondo giorno abbiamo toccato SanGemini, Massa Martana, Acquasparta ed infine Assisi, una delle perle più preziose dell’intera manifestazione. Rientrati a Piediluco, ci aspettava la cena di gala, con un ospite d’eccezione: Omar Bortolacelli, fondatore dell’associazione Ironwalk e mattatore della serata.
Come detto, l’incidente che ha costretto Omar alla sedia a rotelle non gli ha mai tolto la voglia di esplorare, viaggiare e stupirsi; una continua ricerca di sfamare quel senso di curiosità che non può essere fermato da nessun deficit o ostacolo.
Omar ci ha raccontato di come ha camminato grazie ad un esoscheletro gli ultimi 500 mt del Portico di San Luca a Bologna, un esempio di come arrendersi sia una parola da estirpare dal vocabolario di noi tutti. L’emozione è stata tanta, carburante perfetto per portare a termine con determinazione gli ultimi giorni di Wonder Umbria. E così è stato.
Il termine della manifestazione ha toccato le suggestive sponde del lago Trasimeno, passando per Lugnano, Orvieto e Todi. Inutile raccontarvi della bellezza e dell’ospitalità di questi borghi, del fascino o della bontà del pranzo vista lago.
L’ultimo anno e mezzo ha cambiato forse per sempre il modo di vivere in comunità e la passione sociale. Ha cambiato i bisogni delle persone, stravolgendone priorità ed esigenze.
Ed è per questo che Wonder Umbria è stato ancora più emozionante in questa edizione 2021, nonostante non fosse la mia prima. Perché in sella alla mia moto, mi sono davvero sentita libera. Libera come non mi sentivo da tempo.
Libera di poter fare ciò che amo in sicurezza, con amici che condividono la stessa mia passione. Wonder Umbria, grazie di cuore. Di nuovo.
Gaia Gramantieri