Yamaha deposita il brevetto di una nuova creatura: la XSR 900 GP. Una sportiva vintage se si parla di estetica, moderna entrando nel vivo della tecnica.
Tra storia e futuro c’è la Yamaha XSR 900 GP
Un concentrato di emozioni e gusti contrastanti atti a conquistare una fetta eterogenea di appassionati. Come vediamo in foto, le linee sono quelle delle supersportive vintage. Di libera ispirazione alla MV Agusta Superveloce. Con la sua collega varesotta, questa Yamaha condivide la celebrazione di un passato che sempre scalda il cuore: le linee retro delle supersportive di un tempo, così come l’elogio di un grande esponente del suo marchio. Giacomo Agostini per la MV; Kenny Roberts per la Yamaha.
Faro tondo che richiama i fasti dei bei tempi andati e serbatoio non troppo sporgente per lasciare al pilota la spazio in carena. Anche perché di velocità ce ne sarà abbastanza.
GP come MV
Tornano le affinità con la Superveloce 800. Anche Yamaha propone un motore 3 cilindri: il 900 CP3 della MT-09 e della Tracer 9. Ricco di coppia ai bassi e medi regimi, privo di vibrazioni e dalla potenza massima di 120 cv. Ottimo compromesso fra prestazioni e consumi.
Permarrà la filosofia di guida da Yamaha: confidenza sin dal 1° metro, fiducia in piega e reazioni prevedibili, fluide, sincere. Insomma, un mezzo con il quale andare alla Domenica su qualche strada a noi cara e andare in pista il fine settimana successivo, senza dover stravolgere la ciclistica. Chi ha vissuto questo genere di moto negli anni ’80, apprezzerà questa versatilità.
Arriverà
Non sappiamo ancora ne come, ne dove, ne quando. Stavolta non sarà il prodotto elitario destinato al mercato di nicchia. Parliamo di un mezzo destinato a piacere in Europa e, perché no, anche in America. Sì, gli statunitensi hanno dimostrato di gradire molto questi prodotti.