Purtroppo la zona rossa in Lombardia rimane appesa alla decisione del Tar. Il ministro della Salute Roperto Speranza ha smentito il fatto che potrebbero esserci accordi per ridurre a una settimana la durata di questa fascia.
Da stamattina circolava la notizia sulla possibilità di una intesa tra la Regione e il governo, per rivedere dati e accorciare i tempi. Una eventualità smentita dal ministro: “Non faccio accordi. Le misure sono su base di documenti tecnici e scientifici”.
La legge sulla Zona Rossa in Lombardia
L’assegnazione di una regione ad una fascia deve durare almeno due settimane. Se i dati dovessero peggiorare, il colore può cambiare anche prima delle due settimane.
Cosa vuol dire? Se una regione è entrata in zona arancione e nella prima settimana i dati del contagio da Covid peggiorano, a tal punto da causare uno spostamento nella zona rossa, il cambiamento avverrebbe il prima possibile; senza quindi attendere la scadenza delle due settimane prefissate.
Se i dati migliorano?
Se i dati dovessero invece migliorare, il caso sarebbe diverso. A questo punto la tempistica di una regione in una zona viene lo stesso mantenuta per almeno due settimane.
Più chiaramente; se una regione entra in zona rossa e i dati che escono nella settimana successiva indicano un miglioramento, a questo punto la regione non passa automaticamente in zona arancione, ma rimane in zona rossa per almeno quattordici giorni.
Lo spostamento delle zone
Una regione viene spostata in una determinata fascia a seconda dei dati raccolti durante il controllo settimanale dei contagio, proveniente dalle diverse regioni.
Il monitoraggio è pubblicato solitamente il venerdì; infatti quello che ha causato lo spostamento della Lombardia in zona rossa è stato pubblicato venerdì 15 gennaio.
La Lombardia se avrà dati che lo consentano, potrebbe tornare arancione dopo la pubblicazione dei dati del monitoraggio di venerdì 29 gennaio.
Il ricorso della Lombardia
La Lombardia ha presentato ricorso, martedì 19 gennaio, d’urgenza al Tar contro l’assegnazione alla fascia più dura. Lamentando il fatto che i dati su cui quell’assegnazione è avvenuta sarebbero “ormai superati: ora sono tutti cambiati e quindi la decisione di mandarci in zona rossa è punitivo”.
Ora dobbiamo solo aspettare che i giudici si esprimano, potrebbe avvenire già nelle prossime ore, per lo meno sulla richiesta di sospensiva dell’ordinanza.