I nostri auguri di Buon Compleanno sono dedicati a Max Biaggi che oggi compie 49 anni. 6 Volte Campione del Mondo tra Classe 250 e WorldSBK. L’icona dell’Aprilia; il talento per caso; l’atleta tenebroso.
Massimiliano detto “Macse”
Massimiliano Biaggi nasce a Roma il 26 Giugno 1971. Papà Pietro (scomparso a Maggio 2019) gestisce un negozio di abiti da lavoro nel centro di Roma e in casa Biaggi non si respira affatto aria di motori. Tifoso della A.S.Roma, Max ama il calcio per il quale sembra naturalmente portato. A 17 anni, il suo amico Daniele lo invita ad accompagnarlo sul tracciato di Vallelunga, poco fuori la Capitale. Tra Max e la velocità è amore a prima pista e da allora il suo obiettivo sarà racimolare il denaro per girare in circuito, ovviamente di nascosto dal “Sor Pietro”. Data la sua testardaggine, Max farà di tutto per raggiungere il suo obiettivo, lavorando come Pony Express (benchè fosse grande fautore di Alberto Sordi, pare che l’ispirazione provenga dal film “Il ragazzo del Pony Express” con Jerry Calà).
Nel 1989, zio Valerio sosterrà la sua prima stagione in Sport Production 125: tante cadute, moltissima esperienza. Il 1990 lo rivede nella Sport Production, molto più maturo. Sarà il Campione della stagione. Per rendere l’idea di quanto amatoriale fosse il suo entourage, citiamo il celebre “episodio della Candela”. Durante un turno di prove, Max sente la sua Aprilia non spingere a dovere; rientra ai box e Pietro sostituisce la candela. La moto riprende ad andare bene. Il giorno dopo, Pietro si presenterà con uno scatolone pieno di candele, esclamando soddisfatto: “Ah Macse, la prossima volta cambiamo la candela e stiamo a posto!” Nonostante qualche lacuna tecnica, Max inizia a filtrare le lenti dei RayBan di Carlo Pernat: il top manager di Aprilia.
Dall’Europeo al Mondiale
Nel 1991 disputerà la stagione nell’Europeo 250, vincendola con ampio margine. Il 1992 sarà l’anno del debutto nella Classe 250 del Mondiale, sull’Aprilia del team Valesi. I suoi avversari sono: Loris Reggiani, Luca Cadalora, Pierfrancesco Chili, Loris Capirossi. Dopo un inizio discreto, la sua guida (allora molto aggressiva) inizia a pagare. Nel GP del Mugello, conquista il podio con una manovra al limite, nella quale cadrà Frankie Chili. La nomea di Corsaro gli calza ‘a pennello’. A Kyalami, in Sudafrica, arriverà la prima vittoria mondiale. Ma i festeggiamenti saranno sommessi. Nel 1993 Max correrà sull’Honda NSR del team Rothmans.
Con l’ala dorata, sperava in una stagione con i fiocchi. Le coperture Michelin hanno un range di utilizzo davvero esiguo. La prima vittoria arriverà nel GP di Spagna. Insoddisfatto della stagione, si guarda intorno. Aprilia sta facendo altrettanto. Nonostante tra le 2 parti ci sia una causa legale in corso, non sarebbe meglio lasciarsi il passato alle spalle?
Aprilia, il grande amore
Nel 1994, Max ritorna in Aprilia. Lo attende una considerevole riduzione dell’ingaggio, assieme ad una moto con cui vincere il mondiale. Max Biaggi vincerà 3 mondiali consecutivi nel 1994, 1995 e 1996, sulla singolare RS 250. Batterà nomi come Tetsuya Harada, Ralf Waldmann, Loris Capirossi. Emergerà la sua guida, caratterizzata da traiettorie pulite, agilità in sella e predilezione per le fughe solitarie. Emergerà il suo carattere: focoso, esigente, stakanovista, fautore della preparazione atletica e contrattualmente determinato.


A questo punto, Aprilia lo licenzierà, stanca di sottostare ai suoi voleri. Max dovrà trovare una sella per il 1997 e sarà quella del team Kanemoto con Honda. In sella ad una evoluta NSR e supportato dall’infaticabile Erv Kanemoto, vincerà anche il mondiale 1997, dimostrando all’Aprilia quanto conti il pilota. E’ tempo di 500.
Classe Regina
Nel 1998 Max debutta nella Classe 500. Velocissimo sin dai primi test, vince la gara d’esordio a Suzuka, di fronte agli occhi increduli di avversari attuali e passati. L’annata sarà complessivamente positiva, benchè sporcata da alcune stonature. La rivalità con Mick Doohan, dapprima amichevole, diventa aspra ed il fatto che entrambi corrano per Honda, costringe la casa di Tokyo a scegliere il destinatario degli aggiornamenti. Nel GP di Barcellona, una bandiera nera estromette Max Biaggi dalla lotta al titolo mondiale. Da lì, la sua immagine si divide tra il modello del perseguitato e quello del pilota scontroso. Tra questi 2 improbabili estremismi, risiede la natura di Max.
Che duelli con Vale
Nel 2000, Valentino Rossi debutta nella Classe 500 e Max lo aspetta in sella ad una Yamaha telaisticamente equilibrata ma poco performante. Tra i 2 non correvano buoni rapporti sin dal 1997, quando lo scanzonato Valentino irrideva la seriosità di Max con Gag e dichiarazioni piccanti. Figurarsi ora che lottano gomito a gomito. A Suzuka nel 2001, i 2 si toccano sul rettilineo principale. Max dice di aver allargato istintivamente il gomito per evitare la collisione tra le 2 moto. Purtroppo, la manovra porterà fuori pista Valentino Rossi e la rivalità si accentuerà.


Nel GP di Catalogna, i 2 si scontreranno aspramente prima di salire sul podio. La leggenda parla di una ipotetica scazzottata. Nel GP successivo di Assen, i 2 daranno vita ad una pace forzata ma sarà solo di facciata. L’estroversione di Valentino Rossi avrà mediaticamente la meglio sull’imprinting schivo di Max Biaggi.
Della loro rivalità rimangono soprattutto bei ricordi in pista. Citando qualche duello, ne selezioniamo 3: Phillip Island 2001, Welkom 2004 e Mugello 2005.
E se andassi in SBK?
Il 2005 sarà l’ultimo anno di Max Biaggi in MotoGP. Dopo 2 anni in sella alla RC211V del team Kanemoto, la HRC gli fornisce una sella ufficiale nel team Repsol. Questo passaggio, teoricamente redditizio, lo allontana dalle posizioni che contano. Da lì, un circolo vizioso di insoddisfazione, dichiarazioni piccate, irrigidimento da parte di Honda, sino al licenziamento a fine anno. Dinamiche decisionali che non capiremo mai, fatto sta che un 4 volte Campione del Mondo a piedi non è sportivamente accettabile.
A questo punto, il Corsaro si prende un 2006 di pausa, nel quale continua ad allenarsi fisicamente e, col senno di poi, farà bene. Il team Alstare gli propone una Suzuki GSX-R 1000 K7 per correre nel mondiale SBK. Nella prima gara in Qatar, Biaggi scatterà dalla Superpole e dopo una lotta serrata con James Toseland, vincerà la manche. Max è tornato: il suo stomaco ricomincia a sentire le farfalle della passione per il motociclismo. Non vivrà mai il passaggio da MotoGP a SBK come una retrocessione, bensì come una trasposizione del suo talento in un campionato dove può verosimilmente lottare per la vittoria.
Aprilia: ancora tu?
Dopo un 2008 sulla privatissima Ducati 1098R del team Sterilgarda, Max viene contattato da Aprilia, in procinto di tornare nel mondiale SBK. La presenza di un team integralmente italiano (sotto la supervisione del suo storica capotecnico Giovanni Sandi), su una moto italiana, sponsorizzata da sole aziende italiane è una combinazione di difficile replica. Max accetterà senza batter ciglio e nel 2010, dopo una lotta fino all’ultima gara contro Leon Haslam, sarà Campione del Mondo di SBK.


A quella magica annata, seguirà un 2011 abbastanza difficile, nel quale potrà rispolverare la vecchia amicizia con Marco Melandri. Il 2012 lo rivedrà nuovamente in lizza per il titolo mondiale: la RSV4, al pari della sua vecchia RS 250, è una moto performante quanto rigida e difficile da settare. Su alcune piste andrà fortissimo, su altre faticherà a tenere il passo dei piloti privati.
Ultimo atto
Diceva Totò: “E’ sempre la somma che fa il totale!”. All’ultima gara di Magny-Cours, Biaggi si presenta con 30 punti di vantaggio su Tom Sykes, ma la pioggia (unita al brusco motore dell’Aprilia RSV4) porta Max ad esagerare e cadere. Nella pausa tra Gara 1 e 2, il suo tifoso più veloce Jorge Lorenzo lo raggiunge nel Motorhome. Gli lascerà quel pizzico di motivazione necessaria per tornare in pista, arrivare 5° e diventare matematicamente Campione del Mondo della SBK 2012.
A quest’ultimo successo, seguirà il ritiro, con tanto di numero 1 applicabile sul cupolino. Ma per Max il gioco non vale la candela (neanche quella della sua vecchia 125…). Ormai papà di Ines e Leon, nati nel 2009 e 2010, legato alla bella Eleonora Pedron, decide di appendere il casco al chiodo.
Buon Compleanno Max Biaggi
In seguito al ritiro, Max tornerà in pista come collaudatore Aprilia, della quale diventerà Ambasciatore. Disputerà alcune wildcard nel WSBK 2015, giungendo 3° a Sepang.


Un brutto incidente presso il circuito “Il Sagittario” di Latina, mentre si allenava sul Supermotard, sembra avergli tolto ogni fantasia residua per le 2 ruote. Ma il pungolo della passione è sempre lì: pronto a spuntar fuori dal suo pizzetto, per raggiungere il suo polso destro e trasformarsi in velocità. Buon Compleanno Max Biaggi.