Avere un figlio al quale trasmettere la propria passione per le moto è il sogno di molti bikers. Quanti piloti professionisti si sono innamorati del motociclismo seguendo le orme paterne? Proprio per questo, conviene farlo in sicurezza. Vediamo allora le regole d’oro e i consigli per portare i propri bambini in moto.
Il Codice della Strada vieta di portare in moto bambini di età inferiore a 5 anni. La noncuranza di questo requisito prevede una multa da 161 a 646 €. 1747 le multe nel 2018 per la violazione di questa norma.
Cosa ne dice il Codice della Strada sui bambini in moto?
L’articolo 170 del CdS, comma 3, recita: “l’eventuale passeggero deve essere seduto in modo stabile ed equilibrato”. Il bambino, di età pari o superiore ai 5 anni deve essere “nella posizione determinata dalle apposite attrezzature del veicolo”. Un requisito che vuol dire tutto e niente. Il conducente “deve avere libero uso delle braccia, delle mani e delle gambe e reggere il manubrio con ambedue le mani”. E se si utilizzasse un seggiolino da moto?
In Italia l’utilizzo del seggiolino moto non è obbligatorio, contrariamente a Belgio, Francia e Germania. Tra i le controindicazioni c’è il pericolo dato dall’effetto leva in caso di incidente. Diverso è il discorso legato al casco moto per bambini. Obbligatorio secondo l’articolo 171 del Codice della Strada, un casco moto per bambini omologato: deve rispettare la normativa europea ECE 22.05. In alcun caso è ammessa la possibilità di sostituire il casco da moto con quello da bici. Tra le buone norme, equipaggiate il bambino in moto come un adulto. Paraschiena integrale, giacca, guanti, pantaloni e calzature, anche se non obbligatori.
Quando si va con un bambino in moto (così come con un passeggero adulto), stabilità ed equilibrio del sistema moto-pilota+passeggero cambiano. Far viaggiare un bambino in piedi sulla pedana non è provvidenziale. Per questo, la legge limita ad un solo bambino la possibilità di andare in moto come passeggero. Frapporlo tra 2 adulti sarebbe pericolosissimo in caso di incidente.
Sì viaggiare
Viaggiare con i bambini in moto può essere piacevole quanto stressante, per entrambi. Altra regola d’oro, abituarli sin da subito alla moto o allo scooter. Si inizia da semplici giri vicino casa, che lo facciano abituare alla novità in un ambiente familiare. Per il bambino, la moto dev’essere un gioco. Trasmettergli questa visione è compito dell’adulto. Farlo nel modo giusto contribuisce a renderli potenziali motociclisti modello del futuro. L’autore latino Quintiliano paragona la mente di un bambino ad una Tabula Rasa: le prime informazioni che questa accoglie riguardo ogni nuovo contesto, influirà sul suo comportamento all’interno di quest’ultimo. A distanza di quasi 2000 anni, questo discorso è applicabile alle moto.
Il sonno dei bambini, che a casa aiuta i genitori a riposare, in moto può essere pericoloso. Fare delle brevi soste aiuta a tenere svegli i più piccoli, magari tramite qualche elemento particolare (scorci, paesaggi, fauna, natura etc.). Durante la marcia, dotare il casco di un interfono aiuta a mantenersi svegli a vicenda. Infine bisogna sempre adattarsi al periodo in cui si viaggia. In estate, evitare le ore più calde e fermarsi spesso a bere. D’inverno, mai mettersi in marcia dopo il tramonto e/o senza abbigliamento termico.
Questi accorgimenti sono propedeutici per i bambini: sperimenteranno un contesto diverso da quello a cui sono abituati, impareranno molte nozioni ed apprenderanno le corrette abitudini per quando guideranno loro. Dopotutto, in ogni motociclista c’è un bambino mai cresciuto.