Nella gara della MotoGP in Giappone, Marquez vince la sua 10° gara stagionale; 2° Quartararo, primo delle Yamaha; 3° Dovizioso dopo una grande rimonta.
Bonus Track di Marquez nella MotoGP in Giappone
Nella gara di MotoGP a Motegi, Marquez parte forte dalla Pole position, imprimendo immediatamente il suo ritmo. Alle sue spalle l’ormai onnipresente Fabio Quartararo, prossimo a diventare “Rookie of the Year” ma con il chiaro ‘pallino’ della prima vittoria nella Classe Regina, sfuggitagli già 2 volte per un soffio. Una motivazione che Fabio cerca di tramutare in velocità. Ma non oggi. Il ritmo del catalano è oggi insostenibile per chiunque ed il suo vantaggio cresce, tornata dopo tornata: dopo un 8° Titolo Mondiale già conquistato, Marquez concede agli appassionati una Bonus Track, vincendo in scioltezza. L’alfiere HRC commenta così la sua prestazione:
“Sin dal Warm-Up sentivo di averne abbastanza per provare a vincere: sono partito bene ed ho provato a scappare. Non è stato semplice, poichè nel finale avevo poco carburante e dovevo spesso cambiare mappatura. Ringrazio la squadra per avermi aiutato a gestire tutto ciò al meglio.”
Alle sue spalle, il francese del Team S.I.C. Petronas Yamaha desiste e si accontenta della piazza d’onore. Ciò gli vale i punti necessari a diventare “Rookie of the Year” con 3 gare d’anticipo.
Dovizioso 3° dopo l’ennesima rimonta
Quest’anno, il binomio Dovizioso-Ducati non è riuscito ad impensierire Marquez in ottica iridata, ma ci ha regalato grandi battaglie all’ultimo giro. Oggi Dovi è partito dalla 7° casella, aggressivo e determinato a colmare il gap con il gruppo di testa. Come già preannunciato, la sua moto non eccelle nei tratti guidati e questo darà vita ad un alla bagarre con Morbidelli. Dopo vari tentativi, Andrea guadagna la posizione su Franco, ma alle sue spalle troviamo un arrembante Vinales. Maverick, che invece capitalizza l’ottima guidabilità della sua Yamaha M1, lotterà tenacemente contro Dovizioso e la battaglia si risolverà solamente all’ultimo giro, a favore di quest’ultimo. Il forlivese dichiara ai media:
“Ho fatto una scelta conservativa in proiezione del finale di gara e alla fine abbiamo avuto ragione: avevo un ottimo passo e, con qualche giro in più, avrei potuto lottare con Quartararo per la 2° posizione” (ha fatto il suo giro più veloce alla penultima tornata e dal 14° al 18 passaggio ha ripetuto tempi fotocopia sull’1:46.4, che divergevano solo di pochi centesimi tra loro, NDA).
Crutchlow costante, Morbidelli gambero
Cal Crutchlow si è qualificato 5° ieri, in condizioni incerte e con asfalto parzialmente bagnato. In gara ha ripetuto la sua discreta performance arrivando 5° alle spalle di Vinales, staccato però di 6.532″; Franco Morbidelli, che partiva 2° alle spalle del vincitore Marquez, non è invece riuscito a tenere il passo dei suoi rivali e dopo aver difeso a lungo la sua posizione dagli attacchi di Dovizioso, ha chiuso il GP in 6° posizione.
Suzuki in tandem nella MotoGP in Giappone
Non è un periodo florido per Suzuki, che nella prima metà di stagione è apparsa performante ed equilibrata. Ciononostante, le moto di Hamamatsu viaggiano spesso insieme, tanto in qualifica, quanto in gara: 7° Alex Rins (+9.306); 8° il rookie Joan Mir (+10.695).
Vortice per Petrucci ed involuzione per Miller
Danilo Petrucci, dopo aver valorizzato la sua promozione nel Team Factory Ducati nella prima parte di stagione, sembra entrato in un vortice di incertezza, convogliata in risultati opachi: oggi è 9° al traguardo (+14.216″); non è andata meglio a Jack Miller, autore di alcuni spunti interessanti nelle ultime gare: dapprima ha tenuto nel suo mirino il gruppo di testa, salvo poi retrocedere vistosamente e chiudere la gara al 10° posto (+18.909″).
Cadute di Rossi e Iannone nella MotoGP in Giappone
Valentino Rossi non è in uno stato di forma ottimale ed i suoi risultati opachi ne sono la riprova (a fronte di una M1 in crescita). Già dalle FP del GP di Motegi, aveva sperimentato un nuovo modo di frenare, utilizzando solo 2 dita in luogo delle 3 che usava prima. Nonostante questo, la sua qualifica non è stata brillante: oggi è partito dalla 10° posizione, perdendo ulteriormente terreno dagli avversari. La sua scivolata a 4 giri dalla fine della gara, quando comunque lottava nelle retrovie, corona così l’ennesimo weekend da dimenticare. Iannone ha concluso la sua gara all’8° passaggio, su una pista che la sua Aprilia non apprezza.
Lorenzo non pervenuto, Ktm idem
Jorge Lorenzo ancora una volta non pervenuto, non inquadrato e fuori dalla zona punti. Dopo un approccio cautamente ottimista con il GP di Motegi, il maiorchino ha proseguito la sua striscia negativa: 17° al traguardo (cadute davanti incluse) ad oltre 40″ dal leader della gara. Tali risultati ricorrono anche nei box Ktm. La casa Austriaca, continua a non concretizzare in gara il grande impegno del reparto corse: Pol Espargaro strappa un 11° posto; 12° Miguel Oliveira (27.870″); 14° Mika Kallio (+31.232″); 19° Hafizh Syahrin (+50.235″).
Il GP di Motegi ha riflettuto l’andamento globale della stagione e confermato i valori in campo: Marquez che vince di misura, Dovizioso che fa di tutto per tenere il suo passo, osteggiato da un Fabio Quartararo veloce e razionale. Il tutto, in un piacevole equilibrio tecnico tra Honda, Yamaha e Ducati.