Da tempo fuori dai piani di Ducati, Jack Miller firma con KTM per correre in MotoGP nel 2023 e 2024. Ma con Miguel Oliveira o Brad Binder?
KTM accoglie Jack Miller
Orfano di una Ducati che non lo ha più nel suo Olimpo, Jack bussa alle porte della casa austriaca. Le trattative proseguono e viene il punto di incontro. Inglobato dai pomposi proclami di Borgo Panigale, Miller ha da tempo smarrito il contatto con il suo principale alleato alla vittoria: se stesso. Potrà farlo in sella alla KTM RC16. O no?
Calma e…Jack
Non è ancora tempo di pronostici: i mezzi e le condizioni cambiano di gara in gara; figurarsi da un anno all’altro. Sulla carta, l’australiano ha una guida aggressiva ed incentrata sul posteriore, come il Casey Stoner dei tempi migliori. Questo gli consente un’efficace uscita di curva, nonché un gran bel feeling sulle piste veloci dove trovare il limite tra derapata ed efficacia gli riesce meglio che ad altri.
Tutte doti che si sposano con una KTM decisamente nervosa e difficile da decifrare. Ma anche molto efficace nelle mani di chi sa intenderla. Eppure resta qualche perplessità da sciogliere: il rischio Deja vu è più vivo che mai.
Daniller
Fare breccia nel cuore di un pilota ferito (e senza particolari alternative) è semplice. Empatizza, coccolalo, metti qualche zero al posto giusto ed il gioco è fatto. Se poi gli offri una sella ufficiale in luogo di quella privata proposta dal team Honda LCR, sei “a cavallo”. Ebbene, KTM ha fatto questo con Danilo Petrucci, affidandogli la RC16 del team Tech3 ed è riuscita a persuaderlo. Con Jack Miller è stata ancor più magnanima.
Ma proprio perché ricordiamo l’esperienza infausta del ternano (da noi immaginata ante litteram), conteniamo la felicità per i futuri risultati di Jack Miller. Felici ovviamente di essere smentiti, sia chiaro.