15 anni fa esatti, la MotoGP stava disputando la gara del 2005 al Mugello. Un GP che vale la pena ricordare, non tanto per il risultato finale, quanto per le condizioni che lo hanno reso possibile. Nonché, un potenziale scenario alternativo.
Resa dei conti
Al pari di Mugello 2000, i protagonisti sono: Biaggi, Capirossi e Rossi. Questa volta, si aggiunge alla lotta Melandri. I 4 vivono momenti agonistici diversi. Dopo 2 anni nel team Camel Pons, Max Biaggi passa in Honda HRC ma con la punta di diamante di Tokyo insorgono problemi di ogni genere. Al suo 3° anno in Ducati, Loris Capirossi corre con le Bridgestone ed il suo stile di guida aggressivo le fa derapare spesso. Valentino Rossi è in Yamaha per il 2° anno e, dopo un 2004 sfavillante, sta dominando tanto nel motociclismo, quanto nelle copertine. Marco Melandri corre con la Honda RC211V del team Gresini, nella quale sembra aver trovato una valida alleata per la vittoria.
Tra i 4 italiani, i rapporti sono più o meno civili. Si aspetta la resa dei conti…e dove se non nella valle toscana popolata da decine di migliaia di appassionati nostrani? Da un paio d’anni, sono in commercio telefoni cellulari in grado di scattare foto e video. Oggi lavoreranno senza sosta.
MotoGP Mugello 2005
Le belve della MotoGP sono pronte per partire. Rossi scatta dalla pole position; Biaggi è 3° e lo marca a uomo; Capirossi e Melandri, rispettivamente 6° e 7° in griglia, iniziano la rimonta. Ben presto si capisce quali saranno i pretendenti al podio. Nonostante il riferimento della pole equivalga a quello del CIV SBK odierno, le moto sono dannatamente veloci (Max toccherà i 348 km/h) e l’elettronica è molto meno raffinata di oggi.
Al 10° giro, Valentino, Marco e Max lottano gomito a gomito, mentre Loris li segue a debita distanza. Alla staccata della San Donato, Macho attacca entrambi i connazionali in staccata (il suo punto forte), con la moto completamente di traverso e nelle curve successive fa di tutto per restare davanti (questo VIDEO descrive bene la scena).
Negli ultimi giri, Melandri perde terreno da Rossi e Biaggi, che invece ingaggiano una lotta serrata per la vittoria. Negli ultimi giri, Max supera di slancio Valentino nel veloce cambio di direzione in discesa tra Casanova e Savelli e per un attimo si volta a guardarlo. Nessuno saprà mai se il pesarese abbia rallentato di proposito o meno. All’uscita dalla Bucine sul rettilineo, Rossi riesce ad essere più efficace e vince la gara. 2° Max Biaggi. 3° Loris Capirossi a 3.8” per chiudere il podio.
Non ho mai smesso di pensarti
Oltre ad intitolare una bellissima poesia di Charles Bukowski , questa frase racchiude la nostalgia per una gara stupenda. Un podio tricolore con 3 grandi Campioni, in sella a 3 moto diverse. Un 4° uomo che ha lottato con onore (e che chiuderà quella stagione al 2° posto). Un pubblico che ha riempito gli spalti del circuito facendoli vibrare di emozione ed ha bagnato il prato della valle toscana con una pioggia di passione.
Anche i protagonisti stessi devono rimpiangere quel periodo: guerra aperta tra i gommisti e tra i Reparti Corse; si poteva puntare alla vittoria anche con moto satellite; negli ultimi giri si derapava senza ritegno e nelle interviste post-gara si poteva parlare senza alcun buonismo Politically Correct. Ed infine, un’economia più florida che permetteva a squadre e sponsor di investire su futuri campioni.