Ducati è protagonista di una gara di accelerazione al Mugello tra la MotoGP e la MotoE che debutterà nel 2023. And the winner is…?
Ducati MotoGP e MotoE insieme
La sfida si è consumata sul tracciato toscano del Mugello. Michele Pirro vi era impegnato per dei test della MotoGP, la quale vi correrà a fine mese. Chaz Davies era invece preso dai collaudi della futura MotoE, la quale monopolizzerà il campionato elettrico dal 2023. Ad un certo punto, i 2 alfieri di Borgo Panigale si sono concessi una digressione goliardica. Una gara di accelerazione per vedere se i prototipi a motore endotermici fossero ancora così più veloci di quelli elettrici.
Libretto a libretto?
Ai tempi del 1° motorino, molti ricorderanno le garette clandestine. Ci si sfidava in sella a degli Aprilia SR, Piaggio Zip, Malaguti Phantom con dei motori 70cc (se non di più…), sui rettilinei chilometrici delle strade di periferia. Con una “clausola”: chi avesse perso, avrebbe dovuto cedere il libretto del proprio scooter al proprio avversario. Un format che il collaudatore pugliese e l’ex pilota gallese hanno ripreso sul rettilineo più lungo del motomondiale. Vi si superano i 360 km/h.
No torque, no party
C’è da fare una premessa. Le MotoE hanno una valanga di coppia disponibile sin da subito; per quanto lineare, un motore endotermico deve aspettare che le curve d’erogazione crescano sino a raggiungere il picco massimo. Con una 1° marcia da 190 km/h ed una potenza prossima ai 300 cv, le MotoGP non esprimono tutto il loro potenziale nello stacco da fermo. Si pensi che senza anti-wheelie, i prototipi impennerebbero “di gas” anche in 6° marcia.
Pronti? Via! Nello start, la MotoE non perde un millimetro dalla sorella endotermica. Ma non appena Michele Pirro ingrana la 2° marcia, quindi la 3°, è la progressione emerge ed il collaudatore scappa via. Resta però la soddisfazione di vedere una moto elettrica tanto veloce. In barba ai denigratori.