Sono in arrivo grandi novità per gli appassionati di moto: la legge del 5 agosto numero 108 ha introdotto alcune modifiche all’attuale disciplina per richiedere e ottenere la patente moto.
L’obiettivo è quello di semplificare le procedure per la guida di motocicli che rientrano nelle classi A2 e A, le abilitazioni necessarie per condurre mezzi di cilindrata maggiore e di introdurre benefici che diminuiscano il carico di lavoro degli enti pubblici competenti in materia di trasporto civile su strada.
Le novità per la patente moto
I vantaggi sono confermati anche da Motostorm, il portale specializzato nella vendita di accessori e ricambi per le due ruote: in vista della semplificazione introdotta con la nuova normativa e la conseguente possibilità di prendere la patente “senza esame”, gli esperti dello store sottolineano la necessità di diffondere l’abitudine all’utilizzo di adeguate protezioni, come quelle che è possibile trovare qui e consolidare così la cultura della sicurezza stradale con un approccio alla guida di motocicli e ciclomotori sempre più consapevole e responsabile.

Patente moto A2
Per comprendere al meglio le novità introdotte con la nuova disciplina è bene ricordare le tipologie di motocicli che si possono guidare con le patenti oggetto della normativa: l’A2, infatti, permette di condurre veicoli di potenza non superiore ai 35 kW, con un rapporto potenza/peso che non superi lo 0,2 kW/kg, mentre la patente A consente di salire in sella a qualsiasi tipo di motociclo senza alcuna limitazione.
Cosa cambia con le nuove regole
Generalmente per poter ottenere l’A2 o la A, era necessario superare con esito positivo una prova di teoria e una prova pratica, questo ad eccezione di chi già fosse in possesso di una A1, B1, B o Be, che tutt’oggi può già prendere l’abilitazione per le due ruote svolgendo solo l’esame di guida.
La legge n.108 del 5 agosto 2022, la normativa di conversione del decreto Infrastrutture-bis, ha però introdotto alcune modifiche alla disciplina riservata alle autoscuole del Codice della Strada: per i possessori di A1 o A2 è ora possibile ottenere rispettivamente la patente A2 o A seguendo un corso di formazione, senza sostenere l’esame di guida.
La nuova legge si applicherà, quindi, a coloro che intendano ottenere la patente per la guida di motocicli di categoria superiore rispetto al proprio livello di abilitazione (ad esempio chi è proprietario di un 125cc e vuole cambiare il proprio veicolo) restano invece invariate le disposizioni per tutti gli altri casi.
I requisiti necessari
Tra i requisiti per il rilascio della patente con le nuove modalità è infine necessaria un’esperienza di almeno due anni su un motociclo che rientri nelle categorie A1 o A2, oltre al superamento del citato nuovo corso di formazione che, probabilmente, durerà circa 7 ore e si concentrerà sui dettagli pratici della guida.
Un cambiamento che non limita però le scelte di chi vuole invece continuare a sostenere l’esame pratico: si potrà infatti scegliere liberamente di svolgere l’esame con le attuali modalità, inclusa la prova pratica.
Qual è l’obiettivo?
Obiettivo del nuovo provvedimento legislativi è quello di snellire la lunga procedura burocratica necessaria per la richiesta e il superamento della prova pratica, che comprende la richiesta del foglio rosa e il pagamento dell’esame pratico.
Vantaggi che potranno inoltre diminuire l’elevato numero di richieste che ogni anno vengono prese in carico dalle Motorizzazioni Civili, notoriamente in difficoltà per la continua carenza di organico.
La nuova normativa è già operativa, ma per poter usufruire delle nuove procedure per l’ottenimento della patente si dovranno attendere le specifiche del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, che dovrà a stretto giro stabilire tutto l’iter amministrativo e formativo richiesto per lo svolgimento dei corsi.